Rainbow Six: Siege – Recensione

PC PS4 XBOX

SEI SOLDATI IN CERCA DI UNA STORIA!

Il nuovo capitolo della saga Rainbow Six è arrivato. Le aspettative nei confronti di questo titolo erano altissime, dovute soprattutto a ciò che Ubisoft aveva mostrato durante lo sviluppo del gioco. Non essendoci una modalità single player non sarà difficile raccontarlo in poche parole: siamo al comando della nostra squadra tattica composta da specialisti ognuno con abilità distinte. I cattivi di turno, mai come in questo momento, sono terroristi (non ben identificati), e il nostro compito è quello di analizzare la situazione, grazie anche a tutti i nostri gadget tecnologici in dotazione, pianificare l’ attacco e risolvere la crisi. Il protagonista vero di Rainbow Six: Siege è il gioco di squadra, infatti gli sviluppatori hanno centrato la dinamica del gioco tutta sulla collaborazione dei giocatori, cercando di distanziarsi dai competitor del genere. Le modalità di gioco sono 3: simulazione, caccia ai terroristi e multiplayer. La prima è quella che si può giocare in “solitario”, composta da 10 missioni con le quali imparare a giocare e ad utilizzare le specialità dei nostri soldati. Possiamo scegliere la modalità simulazione in 3 livelli differenti e andando avanti nello svolgimento dei compiti, guadagneremo crediti con cui acquistare gli specialisti che preferiamo. Completate le simulazioni si sblocca una missione chiamata “articolo 5” che fa da testa di ponte per cominciare la nostra caccia ai terroristi: 5 giocatori si possono sfidare su determinate mappe in 5 modalità differenti. La modalità multiplayer, infine, ci consente di giocare le partite libere e dopo aver accumulato esperienze si potranno giocare anche quelle classificate.

Rainbow Six Siege_05

Attese… disattese!

Come già detto le aspettative per questo nuovo capitolo del brand Rainbow Six erano altissime. Sin dal Gamescom 2014 Ubisoft aveva mostrato un gioco davvero interessante e ben congegnato grazie alle tattiche di squadra, alle trappole da creare e alla possibilità di distruzione di quasi tutti i muri, le porte e gli oggetti dell’area di gioco. Con le potenzialità delle nuove console next-gen e dei PC Gaming di ultima generazione ci si aspettava un prodotto di qualità superiore, sia tecnicamente sia come contenuti, e invece la delusione è cocente. Rispetto a ciò che aveva mostrato, il motore grafico ha fatto incredibili passi indietro, consegnandoci un gioco decisamente scialbo con tantissimi bug e inspiegabili comportamenti della I.A. Le modalità di gioco hanno alcuni limiti impensabili: ad esempio nella caccia ai terroristi non possiamo in alcun modo scegliere la mappa dove giocare e dobbiamo affidarci completamente alla sorte decisa dal matchmaking automatico. Ma a deludere davvero è il drastico ridimensionamento del fattore “distruzione”; infatti le zone da poter far saltare in aria sono solo alcune e per fare breccia negli edifici si seguono percorsi abbastanza scontati.

Rainbow Six Siege_03

Nonostante il panorama piuttosto desolante Rainbow Six: Siege contiene anche alcune parti divertenti, come il poter piazzare trappole in qualunque parte della location in cui si sta giocando. Anche il feedback delle armi e l’effetto shooting sono ricreati in maniera accurata. La parte più divertente in assoluto è la modalità caccia ai terroristi dove l’inter-comunicazione tra i giocatori, l’importanza della preparazione della missione e la scelta delle tattiche fatta di comune accordo riesce davvero a farci sentire parte di una squadra. Anche il comparto sonoro è di buona fattura e aiuta nell’immedesimazione videoludica. Il senso di incompiuto comunque rimane: con un canovaccio del genere Ubisoft aveva l’occasione di creare un FPS più pensato e meno frenetico e di differenziarsi dalle centinaia di titoli tutti uguali. Probabilmente l’argomento trattato è molto delicato – visti la situazione internazionale e l’umore della gente riguardo il terrorismo – tuttavia rimane un gioco e sicuramente gli sviluppatori, posticipando l’uscita ad un momento più consono, avrebbero potuto correggere il tiro e presentarci un prodotto diverso.

PRO

  • Ottima modalità cooperativa
  • Il sistema di shooting è convincente

Contro

  • Tecnicamente insufficiente e pieno di bug
  • Manca la modalità single player
  • L'intelligenza artificiale è incomprensibile
6

Sufficiente

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Svezzato a NES, cresciuto a PlayStation e Xbox e sfamato a PC gaming. Ha accolto con entusiasmo il progetto videogiocare.it. Purtroppo spesso non è d’accordo con il pensiero generale riguardo i giochi, ma qualcuno deve pur cantare fuori dal coro. Il suo motto è: “Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto”. Oh, non lo ha detto lui, ma Catone.

2 Commenti

  1. Ottima recensione. Senza modalità single player non ha davvero senso acquistarlo!

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  2. Per uno che abita in una zona dove internet va e viene tutti i giochi dove si spinge l’online vanno attentamente valutati. Ma se il single player viene tagliato io automaticamente taglio il gioco.

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