Il primo Bravely Default era stata una vera sorpresa. Iniziato quasi per caso sul mio fedele Nintendo 3DS, il JRPG prodotto da Square Enix era riuscito ad avvolgermi nelle sue spire fatte di combattimenti a turni, una storia interessante e personaggi ottimamente caratterizzati.
Ovviamente è un videogioco che può piacere solo agli appassionati del genere, un genere che peraltro sembrava destinato a sparire in favore dei più moderni giochi di ruolo di stampo occidentale, e che invece è tornato prepotentemente (e fortunatamente, aggiungerei) di moda negli ultimi anni.
Per lo stesso motivo, quindi, inutile dirvi che ho divorato con piacere ancora maggiore Bravely Second: End Layer, sempre in estate e sempre sul mai abbastanza lodato e immortale 3DS (e se ve lo state chiedendo, si, ci gioco ancora).
E’ stato quindi con immenso piacere che mi sono tuffato su questo nuovo, attesissimo sequel, disponibile in esclusiva su Nintendo Switch.
Un JRPG vecchia scuola
Bravely Default 2, esattamente come i suoi predecessori, ricalca fedelmente le orme dei JRPG (ossia i giochi di ruolo giapponesi) più famosi, di cui il rappresentante più celebre è senza dubbio Final Fantasy, almeno nelle sue prime incarnazioni, ma senza dimenticare capolavori assoluti del calibro di Chrono Trigger.
Chi conosce bene questo genere di giochi, quindi, sa bene a cosa andrà incontro tuffandosi in Bravely Default 2. Il titolo Square Enix è infatti un open world in cui ci sarà tanto da esplorare, una storia interessante da vivere (seppur forse a volte un po’ stereotipata), tanti personaggi da incontrare e soprattutto, complice un livello di difficoltà abbastanza elevato, tantissimo grind.
Questo vuol dire che capiterà spesso di raggiungere un punto di gioco o un boss che non riusciremo assolutamente a superare, e sarà quindi necessario trascorrere ore ed ore ad affrontare quest secondarie e soprattutto a combattere per alzare il livello del nostro party, migliorare il nostro equipaggiamento e, alla fine, ritentare la battaglia che prima si era rivelata decisamente troppo ardua per noi.
E’ vero che è possibile in ogni momento cambiare il livello di difficoltà, ma è bene tenere a mente che anche passando a livello facile il gioco non farà sconti a nessuno, specie se si considera che l’unica differenza che abbiamo davvero ravvisato è una maggiore rapidità dell’arrivo dei turni a nostra disposizione.
Sappiate fin da subito, quindi, che capiterà spesso che il gioco vi “costringa” a passare molte ore a combattere unicamente con lo scopo di migliorare il vostro party. Anche in questo Bravely Default 2 si avvicina moltissimo a molti JRPG che abbiamo dovuto affrontare negli ormai lontani anni 90: che sia un bene o male, ovviamente, dipende moltissimo dai gusti personali di ognuno, anche se è innegabile che questa scelta rischia di allontanare una consistente fetta di videogiocatori moderni.
A spasso in un mondo dipinto
Da un punto di vista squisitamente tecnico, Bravely Default 2 riesce davvero a incantare. Il mondo di gioco e gli scenari realizzati da Claytechworks sembrano usciti direttamente da un dipinto, i personaggi sono ottimamente caratterizzati e la colonna sonora risulta sempre gradevole, orecchiabile e perfettamente in tema con le atmosfere fiabesche del gioco.
Peccato solo che la poca potenza di Nintendo Switch, specie nelle sessioni di gioco in cui ci muoveremo all’interno della mappa, lasci intravedere una scarsa risoluzione piuttosto evidente e “stonata” in un titolo del 2021, che ovviamente diventa ancora più evidente se giocherete il titolo in modalità TV su uno schermo 4K.
Decisamente migliore la situazione, ovviamente, qualora decidiate di affrontare invece il gioco utilizzando la vostra Switch in modalità portatile: il più compatto ed ottimo schermo della console Nintendo ridurrà, come sempre, l’effetto “sgranatura” e tutto sarà decisamente più godibile.
Nessun problema invece per quanto riguarda le battaglie e, soprattutto, le sequenze animate: qui il gioco riesce ad essere perfettamente nitido e godile anche sui televisori più moderni.
Abbiamo impiegato oltre 40 ore per terminare Bravely Default 2 e non vi neghiamo che qualche momento di scoramento, visto il livello di difficoltà, c’è stato. Se però amate il genere e saprete tenere duro, vi ritroverete tra le mani un titolo davvero convincente e appassionante. Magari una buona idea potrebbe essere quella di affiancare il gioco ad un altro titolo più leggero con cui spezzare le lunghe sessioni di grinding. Un lusso che purtroppo noi, visti i tempi stretti per la recensione, non ci siamo potuti concedere.
Caro, vecchio JRPG
Bravely Default 2 è un atto d’amore verso i JRPG, in particolar modo ai titoli vecchia scuola tipici degli anni 90. L’opera sviluppata da Claytechworks e pubblicata da Square Enix su Nintendo Switch ripercorre tutte le tappi dei giochi di ruolo di stampo giapponese di quegli anni: tanta esplorazione, una storia interessante (seppur a tratti eccessivamente stereotipata), tanto combattimento, e, soprattutto, tanto grind per aumentare di livello e superare alcuni punti particolarmente complessi. Il gioco propone infatti un livello di difficoltà eccessivamente elevato anche settando il gioco a livello facile, caratteristica che rischia di scoraggiare alcuni giocatori più moderni che magari avrebbero preferito non dover ricorrere al grind in ogni situazione e concentrarsi maggiormente sulla storia. In ogni caso Bravely Default 2 è un titolo in grado di regalare tante emozioni e una buona dose di soddisfazione, oltre a regalare un comparto grafico artisticamente davvero ispirato e un’ottima colonna sonora. I fan del genere farebbero bene a non farselo sfuggire.
Red
Già messo nella mia wishlist… 😉
Fantoni
Ottima recensione, come sempre. Ci sto facendo più di un pensierino… 😉
Marco Marinelli
Troppo grind, non fa per me.