COMPANY OF HEROES 3 RECENSIONE – Tra gli RTS di guerra, la serie di Company of Heroes è stata sempre una dei capisaldi del genere. Fin da quando Relic Entertainment fece uscire il primo, indimenticabile capitolo, nell’ormai lontanissimo 2006, la serie è diventato uno dei punti di riferimento per gli appassionati, che potevano staccarsi da ambientazioni storiche più lontane per tornare a giocare in periodi più moderni e attuali.
Non poteva mancare ovviamente, specie visto il successo, il sequel Company of Heroes 2, che ha visto la luce dopo ben 7 anni e dopo varie espansioni del primo capitolo, e anche in quel caso il lavoro della compagnia canadese è stato un successo se possibile ancora più grande, e che ha settato nuovi standard per tutti gli strategici di guerra.
A chiudere la trilogia sono serviti altri 9 anni, ma finalmente, attesissimo, è arrivato su PC (ma nel corso dell’anno arriverà anche su PS5 e Xbox Series X) il nuovo Company of Heroes 3. Abbiamo potuto giocare alla nuova fatica di Relic grazie ad un codice review fornito direttamente da SEGA, e come sempre dopo essere arrivati ai titoli di coda della campagna ed esserci dedicati ad alcune appassionanti partite online, siamo finalmente pronti a raccontarvi le nostre impressioni.
Tra guerra e gioco d’azione
Ambientato durante la seconda guerra mondiale, Company of Heroes 3 ci permette di affrontare due campagne, quella italiana e quella africana, con l’obiettivo di vincere attraverso la conquista di obiettivi strategici sul campo di battaglia. Ogni missione ci metterà alla prova in varie situazioni di gioco, consentendoci di sperimentare diverse unità, tattiche e strategie. Ovviamente possiamo comunque scegliere anche la modalità multiplayer, in cui puoi giocare con amici o con altri giocatori online.
Una delle caratteristiche che da sempre ha contraddistinto la serie è un elevato tasso di spettacolarità che contribuisce a ricreare il pathos di un vero scontro di guerra, e da questo punto di vista Company of Heroes 3 non delude le aspettative. Ad incrementare una maggiore immedesimazione nelle battaglie, oltre ad effetti sonori quanto mai realistici, c’è il fatto che anche stavolta, esattamente come nei capitoli precedenti, piuttosto che gestire campi sterminati e continue collezioni di risorse ci ritroveremo più spesso a controllare solo un manipolo di eroi al nostro comando.
La fanteria poi, mai come in questo capitolo, è una delle unità più importanti (e ora anche più resistenti) che dovremo controllare, e questo contribuisce ancora di più a farci sentire “dentro” al conflitto, spesso come semplici soldati in un gioco a volte più grande di noi. Ma non mancherà in ogni caso, come da tradizione, una buona varietà di mezzi ed unità speciali, che dovremo migliorare con l’esperienza sbloccando nuove abilità, oppure pagando con risorse per migliorarne l’equipaggiamento.
Una lunga strada
La modalità multiplayer, invece, offre una discreta varietà di mappe. Il level design è ben progettato, con ambientazioni che offrono diverse opportunità tattiche. Le unità e le abilità disponibili sono equilibrate, il che significa che non c’è un solo modo per vincere, e che ogni partita è unica e stimolante. Servirà inoltre un’attenzione costante alla tattica e alla posizione delle truppe.
Proprio la parte online però, ad onor del vero, al momento appare solo abbozzata, con poche modalità di gioco che sembrano più un “riempitivo” per poter far uscire in tempo. Un vero peccato perchè il multiplayer è da sempre uno dei cavalli di battaglia della serie, e molti dei fan di vecchia scuola potrebbero storcere il naso non poco davanti all’offerta iniziale così povera di questo terzo capitolo.
C’è però da dire che la strada è ancora lunga, e Relic ha tutto il tempo di ovviare a questo difetto portando nel tempo tanti nuovi contenuti e modalità di gioco in futuro.
Da un punto di vista tecnico, infine, Company of Heroes 3 si è rivelato un titolo riuscito, nonostante il gioco non si distacchi troppo dai livelli già apprezzati in Company of Heroes 2. Qualcuno potrebbe obiettare che essere graficamente vicino ad un gioco di 9 anni fa sia tecnicamente un insuccesso, ma in realtà va anche considerato che era il secondo capitolo ad essere molto avanzato graficamente (molti ricorderanno la difficoltà di farlo girare bene sui PC dell’epoca).
Rimane però il fatto che, anche da questo punto di vista, si sarebbe potuto fare molto di più in fase di rilascio.
Un ottimo RTS con qualche passo indietro
Alla fine della nostra prova, dopo aver portato a termine la modalità single player e aver dedicato alcune ore alla parte multiplayer online, possiamo dire che questo Company of Heroes 3 riesce a far centro nel riproporre una serie e una formula di successo, adattandola agli standard moderni. Le campagne sono intense ed appassionanti, e le partite in multiplayer contro altri giocatori sono divertenti come in passato. Peccato però che, al momento dell’uscita, le modalità tra cui scegliere siano ridotte all’osso, e graficamente il gioco non riesce più a stupire come ha fatto in passato. Rimane, in ogni caso, un RTS che ci sentiamo senza dubbio di consigliare ai fan della serie, tenendo però presente che un prodotto completo e migliorato servirà del tempo.
Markolino
Voto severo ma giusto… bravi.