DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1 – Recensione

PC PS4 XBOX

Quando ci si lascia alle spalle un buon titolo come DOOM Eternal, la voglia di tornarci a giocare è tanta, specie quando si tratta di parti nuove ed inedite. Del resto non è per questo che sono nati i DLC? Ok, qualcuno di voi più malizioso dirà che sono nati anche per far soldi, ma del resto una cosa non esclude l’altra, anzi generalmente sono strettamente connesse.

È quindi con estremo piacere che mi sono tuffato in questo primo DLC, intitolato non a caso The Ancient Gods Part 1, visto che presto arriverà anche la seconda parte. Un’espansione che aggiunge un lungo e corposo single player inedito.

DOOM Eternal: The Ancient Gods Part 1 infatti può essere acquistato sia come espansione del gioco (che arriva gratuitamente per chi possiede invece la Deluxe Edition), sia come versione standalone al prezzo di 19,99 euro.

Come sarà andata con il ritorno del DOOM Slayer?

Un gioco duro, per uomini duri

The Ancient Gods Part 1 propone circa 6 ore di nuovo gameplay in single player, e si svolge dopo gli eventi che abbiamo vissuto in DOOM Eternal. Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi, quindi, è di acquistare eventualmente la versione standalone solo dopo aver terminato DOOM Eternal. Il gioco, in ogni caso, è perfettamente godibile anche da chi non ha mai giocato al titolo principale.

L’avventura del DOOM Slayer però, siate preparati, in questo DLC compie un deciso balzo in avanti per quanto riguarda la difficoltà del gioco. Già DOOM Eternal non era facilissimo, pur risultando tutto sommato ben bilanciato.

In questo The Ancient Gods Part 1, invece, già a livello normale, è possibile notare un innalzamento generale del livello di sfida offerto dal gioco, con alcuni punti che possono anche diventare frustranti.

In ogni caso, niente paura: è possibile modificare il livello di difficoltà in qualsiasi momento, e qualora vi troviate bloccati in qualche punto particolarmente ostico del gioco, è sempre possibile abbassarlo a piacimento senza intaccare il finale della storia del gioco.

Casa mia, casa mia

Giocare a questo primo DLC è un po’ come tornare a casa per chi ha già affrontato DOOM Eternal: come era lecito aspettarsi infatti, trattandosi di un DLC, il gioco è rimasto fondamentalmente lo stesso, sia da un punto di vista tecnico che di gunplay, nonostante si noti subito anche una buona quantità di nemici nuovi, oltre ad un’altrettanto buona varietà di caratterizzazione.

Se in Eternal la storia si snodava in una decina di scenari differenti, in questo primo DLC le nuove ambientazioni nuove sono tre: la Struttura Atlantica UAC, un’enorme piattaforma situata sul mare, Le Paludi del Sangue, che come il nome suggerisce è un luogo decisamente inospitale, e infine La Selva, quello che più ci ha colpito per la bellezza del luogo e l’ispirazione artistica con cui è stata realizzata.

Ottimo, infine, il comparto audio: la colonna sonora propone tracce immancabilmente di genere metal, mentre il doppiaggio italiano è decisamente ben realizzato, nonostante qualche saltuaria e leggerissima caduta nella qualità recitativa.

DOOM Eternal riparte alla grande

Bethesda e id Software sono ripartiti alla grande con questo nuovissimo DLC, The Ancient Gods Part 1, che come il nome lascia facilmente intuire è il preludio di una prossima seconda parte. Il gioco, nonostante non introduca nessuna novità sostanziale a livello di gameplay, risulta solido e divertente come sempre, con una buona varietà di nuovi nemici e di nuove aree esplorabili, per un totale di circa 5-6 ore di nuovo gioco in single player: davvero niente male per un DLC. Siate preparati però ad un livello di sfida notevolmente innalzato, forse a tratti quasi frustrante ma ben gestito dalla possibilità di poter abbassare il livello in qualsiasi momento. Pronti a tornare nei panni del DOOM Slayer?

PRO

  • Nuovi nemici ben caratterizzati
  • Sei ore di single player inedito
  • Divertente come sempre

Contro

  • Poche novità sostanziali
  • Livello di difficoltà a tratti frustrante
8.4

Molto buono

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Svezzato a NES, cresciuto a PlayStation e Xbox e sfamato a PC gaming. Ha accolto con entusiasmo il progetto videogiocare.it. Purtroppo spesso non è d’accordo con il pensiero generale riguardo i giochi, ma qualcuno deve pur cantare fuori dal coro. Il suo motto è: “Bisogna prestare poca fede a quelli che parlano molto”. Oh, non lo ha detto lui, ma Catone.

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