UN RICORDO A 4K
Dragon’s Dogma, uscito nel lontano 2012 per Xbox 360 e PS3 e aggiornato nel 2013 con il suo più importante DLC, Dark Arisen, arriva finalmente anche su PC. Il porting realizzato da Capcom è probabilmente un test per scoprire se esiste un futuro per questo franchise. La storia principale si svolge nel regno di Gransys. Il prologo si apre con l’apparizione di un drago e il suo tentativo di iniziare la “fine dei giorni”. La vicenda dei cavalieri, che un tempo provarono a sconfiggere questa potente creatura, fa da sfondo al tutorial e alla fine dell’introduzione possiamo creare il nostro personaggio grazie ad un accurato sistema di setting, che include tutte le opzioni del gioco di base e dei DLC. Fatto questo comincia l’avventura nella città costiera di Cassardis, che viene attaccata dal drago incontrato nel prologo. La potente bestia distrugge la cittadina e ruba il cuore del nostro eroe, il quale, tenuto in vita magicamente, affronterà l’avventura per recuperare il proprio cuore e uccidere il cattivissimo drago. All’interno di questa edizione del gioco troviamo anche tutte le avventure extra; ma l’unica degna di nota è ovviamente Dark Arisen, ambientata nell’isola di Nerabisso dove avremo bisogno di ulteriori 20 ore di gioco per concluderla. Il gioco che Capcom ha riportato in vita sul PC è esattamente lo stesso che si è fatto ammirare sulle console della passata generazione. Con un ritardo di circa 3 anni la game house giapponese mette a disposizione dei vecchi e nuovi fans la possibilità di giocare o rigiocare un titolo che ha sicuramente dato una svolta ai giochi di genere.
Nuova grafica, stesse battaglie
L’acclamato GDR della Capcom riprende vita grazie ad un ottimo lavoro di ammodernamento del comparto grafico. È possibile giocare questa avventura fino a 4K con frame rate sbloccato e, nonostante gli anni, i paesaggi che fanno da sfondo alle gesta dei protagonisti sono davvero un bel colpo d’occhio. Il comparto sonoro era eccellente allora e tale è rimasto e accompagna ottimamente le gesta del nostro guerriero. A parte questo, il gioco rimane davvero uguale al suo “vecchio” gemello: una trama complessa e la ripetitività un po’ macchinosa delle situazioni tendono a far diventare noioso un titolo già molto lungo da finire. Il porting su PC ha reso possibile utilizzare anche il mouse e la tastiera, ma è sicuramente consigliabile affrontare le avversità ludiche con un pad, in quanto il sistema di gioco è stato creato per i controller delle console. Rimane invece brillante il sistema di combattimento. Fu proprio questo a rendere famoso il GDR nipponico di casa Capcom: improntato ad un stile action, è possibile attaccare con diversi colpi e svariate combinazioni, schivare, saltare e anche afferrare l’avversario.
È possibile inoltre cambiare e accrescere il fighting system attraverso l’esperienza accumulata e utilizzare magie e attack skill davvero entusiasmanti. Inoltre, accanto al protagonista, si collocano i personaggi secondari o pedine, che possiamo potenziare e schierare a piacere, utilizzandoli efficacemente in battaglia. Da sottolineare anche le accurate realizzazioni delle enormi belve che si incontrano al termine dei duelli (i boss finali!): sarà uno spasso sbatterle al tappeto. La Capcom realizza un prodotto “sicuro”: converte alla lettera Dragon’s Dogma: Dark Arisen lucidandolo graficamente e porta sui moderni e robusti PC gaming un titolo da poter giocare al massimo della risoluzione, ma che nulla aggiunge al titolo originale. Tuttavia, se siete amanti del genere, dovete assolutamente giocare questo titolo e se lo avete già giocato e amato com’ era, vi sorprenderà rigiocarlo come è adesso.