Fallout 76, tutti contro il gioco e Bethesda: un accanimento davvero eccessivo

Demagogia e populismo a go-go

Fallout 76, tutti contro il gioco e Bethesda: un accanimento davvero eccessivo

EDITORIALE – Che Fallout 76 dovesse essere bocciato, senza se e senza ma, probabilmente in tanti lo avevano già deciso prima ancora che il gioco arrivasse sul mercato.

Il primo peccato mortale era l’online. Fallout 76 online? Ma scherziamo? Un gioco la cui colonna portante è sempre stata la storia e il single player? Eresia.

Del resto non posso negare che, da fan storico della saga, anche io avessi i miei (tanti) dubbi riguardo l’introduzione dell’online in una serie come Fallout.

Il secondo peccato era il motore grafico, da tempo vero tallone d’Achille del brand. Un gioco tecnicamente nato vecchio, graficamente già arretrato ai tempi di Fallout 4, e che quindi, in questo Fallout 76, non poteva certo promettere nulla di nuovo o di migliore. Non è infatti un caso se in tanti (e, diciamolo non a torto) avevano già bollato questo nuovo episodio praticamente come un DLC di Fallout 4.

E fin qui non c’è nulla di strano. Del resto non sarebbe la prima volta che un titolo è vittima del pregiudizio. Sta poi al gioco ribaltare i pronostici e rivelarsi un buon titolo.

Da entrambi i punti di vista, però, Fallout 76 ha fallito: sono spariti i tratti distintivi che ne hanno fatto un successo (storia, scelte da prendere e combattimento tattico), ed i previsti punti deboli (online e comparto tecnico) si sono rivelati effettivamente fallimentari.

Quello che rimane però, si badi bene, è un survival post-apocalittico tutto sommato discreto, che se si fosse chiamato, chessò, “Nuclear Survivors“, avrebbe avuto un’accoglienza ben diversa.

Lo dico subito, e non certo per ruffianeria: sono sostanzialmente d’accordo con il voto che il nostro Andrea ha dato nella recensione di Fallout 76. L’ho giocato per circa 40 ore, e per me Fallout 76 è un gioco di stampo survival tutto sommato decente, lontano anni luce dai fasti di un tempo (anche come genere, del resto) , ma comunque discreto.

Trovo fortemente demagogici i voti tipo 4 che qualcuno gli ha affibbiato, specialmente considerando che si tratta di siti web piuttosto famosi che regalano letteralmente 6 e 7 a cani e porci.

Si vede lontano un miglio che si tratta di voti dati solo per cavalcare l’ira popolare.

Perchè Fallout 76, anche se non è quel gran gioco che in tanti aspettano (io per primo), non è neanche quel gioco orribile che ormai tutti dipingono.

Intorno al gioco si registra ormai un accanimento mediatico eccessivo, in cui ogni più piccola lamentela diventa subito una notizia virale piena di insulti.

Basti pensare, ad esempio, all’ultima in ordine temporale: la presunta bassa qualità delle bottiglie di rum (esatto, avete letto bene, bottiglie di rum), colpevoli di essere in plastica invece che di vetro.

Qual’è il problema, ad esempio, in questo caso? Nessuno. Esatto, nessuno. Non c’era nessuna descrizione del prodotto che indicasse che le bottiglie fossero di vetro. Quindi, di fatto, il problema non c’era.

Ma è bastato che alcuni utenti, su forum e newsgroup vari, si lamentassero della qualità delle bottiglie per scatenare la solita tempesta di insulti e critiche, e soprattutto di notizie di tanti siti web riportavano, segnalando orde infinite di presunti utenti infuriati contro Bethesda.

Troppo spesso ci si dimentica che dietro ogni produzione c’è tanta gente che lavora, e che sicuramente puntava a risultati ben diversi.

Quando le cose vanno male e il risultato è scadente, sarebbe bene fermarsi alle tante recensioni negative (ma, si badi bene, non tutte..) che già circolano in rete, piuttosto che dare risalto a notizie quasi “da gossip, accanendosi inutilmente per affossare ancora di più chi, di problemi, ne sta già affrontando davvero tanti.

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Webmaster secoli fa di AniGames.it e PlayNow.it, ora fondatore di Videogiocare.it. Appassionato di tecnologia in generale e videogiochi in particolare, inizia il suo cammino con una introvabile Irradio TVG 888, per poi innamorarsi completamente del Commodore 64. Il resto è storia.

1 Commento

  1. Oh, finalmente qualcuno che esce dal coro… era ora, ca**o.

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