La prima cosa che mi è venuta in mente dopo aver terminato Far Cry New Dawn sulla mia fedele PlayStation 4, grazie una copia promo fornita gentilmente da Ubisoft, è come la celebre software house francese stia virando sempre di più verso il genere action GDR in quelle che, a conti fatti, sono le sue due produzioni maggiori, ossia Assassin’s Creed e Far Cry.
Non che questo sia un male, intendiamoci: personalmente adoro il genere, e il modus operandi di Ubisoft indica che, oggettivamente, si sta puntando sempre più verso questa direzione, nel tentativo dare maggiore profondità ai suoi brand più noti.
Far Cry, in realtà, ha sempre avuto il lato GDR abbastanza marcato, ma in New Dawn alcune interessanti novità rendono ancora più evidente la strada intrapresa.
Ma procediamo con ordine, e scopriamo insieme se questa nuova fatica Ubisoft merita l’acquisto o no.
Far Cry 5.5
Qualcuno, vista anche la distanza temporale rispetto a Far Cry 5 e la trama di Far Cry New Dawn, aveva ironizzato sul gioco ribattezzandolo “Far Cry 5.5”. Effettivamente il titolo, a conti fatti, non sarebbe poi completamente sbagliato.
Far Cry New Dawn, infatti, si basa sullo stesso identico motore di gioco di Far Cry 5, e propone una storia fortemente legata al capitolo precedente, ambientata esattamente 17 anni dopo le avventure che abbiamo vissuto nel Montana.
Il gioco ci riporta ad Hope County, in un mondo post-nucleare in cui i fratelli Seed sono stati ormai sconfitti, il destino di Joseph è avvolto dal mistero e gli abitanti cercano di riprendersi, non senza difficoltà, dalla devastante esplosione nucleare. Il gioco, inoltre, condivide ambientazioni (per quanto ormai mutate) e alcuni personaggi del precedente capitolo.
Ubisoft però ha reso Far Cry New Dawn un capitolo del tutto indipendente da Far Cry 5 e, nonostante i tanti legami, il gioco risulta perfettamente godibile anche da chi non ha giocato al capitolo precedente.
Il solito Far Cry, nel bene e nel male
Far Cry New Dawn, forse anche proprio per il fatto di essere uno spin-off e non Far Cry 6, si accontenta di camminare al sicuro nella comoda strada del more of the same. Il gioco, infatti, propone la classica struttura già vista in generale nei precedenti capitoli, e in particolare in Far Cry 5.
Siamo quindi di fronte ad un FPS di stampo action, per quanto riguarda combattimenti , esplosioni e sequenze spettacolari, ma da un retrogusto fortemente GDR, in cui la crescita del personaggio e fondamentale nella progressione del gioco.
A tutto questo si aggiunge poi la nuova gestione della base, che rende più marcato il lato ruolistico del gioco e richiede ancora più attenzione e dedizione di quanto non richiederebbe un gioco puramente d’azione (alla DOOM per intenderci), pur senza scadere mai nella noia o nella eccessiva complessità.
Tecnicamente il gioco è sicuramente riuscito, nonostante si tratti ovviamente degli stessi livelli (per quanto ottimi) già visti in Far Cry 5. Il mondo di gioco da vivere ed esplorare è come sempre bellissimo, il gun-fight è appagante e ulteriormente migliorato, e la storia è come sempre intrigante, intensa e ben recitata (con richiami molto marcati a Mad Max), proponendo alcuni personaggi davvero ben caratterizzati (le due gemelle su tutti).
Una nota un po’ stonata, forse, è la scelta stilistica di ricreare un mondo di gioco forse troppo rigoglioso e colorato per dare la sensazione di trovarsi in mondo che solo 17 anni prima ha vissuto una drammatica esplosione nucleare. L’abbondanza, in particolare, di prati e vegetazioni rigogliose dai toni freschi (azzurro, verde e rosa) risulta sicuramente gradevole da un punto di vista visivo, ma forse un po’ irreale.
Abbiamo impiegato circa 25 ore per terminare Far Cry New Dawn, dedicandoci alla quest principale e ad alcune (non tutte) missioni secondarie. Una durata tutto sommato soddisfacente, specie considerando che è possibile proseguire ulteriormente il gioco per dedicarsi poi alle missioni secondarie trascurate (e che sono davvero tante).
Peccato solo per la mancanza di innovazione che caratterizzi questo nuovo episodio della serie, ormai diventata un punto di riferimento abbastanza importante per gli amanti del action RPG in prima persona. Trattandosi di uno spin-off di Far Cry 5, nessuno si aspettava ovviamente chissà quale cambiamento radicale, ma un pizzico di innovazione in più sarebbe stata sicuramente un fattore importante e apprezzato.
Bentornati a Hope County
Far Cry New Dawn conferma, nel bene o nel male, quelle che erano le aspettative sul gioco: che vogliate considerarlo uno spin-off, una espansione standalone o un sequel di Far Cry 5, il nuovo titolo Ubisoft farà la felicità di tutti quelli che apprezzato in passato la saga Ubisoft. New Dawn infatti si rivela come un FPS action divertente, con un lato GDR ancora più marcato rispetto al passato, proponendo una buona trama e personaggi molto ben caratterizzati. Il gioco però soffre del fatto di essere il più classico dei more of the same, non apportando nessun cambiamento rilevate alla struttura di gioco già vista e rivista tante volte negli ultimi ultimi Far Cry. Un titolo in ogni caso consigliato a tutti i fan della serie, specie considerando il prezzo contenuto a cui viene venduto.