“E’ arrivato FIFA 17…”
Non nascondo che, nella mia voce, c’è una punta di emozione quando sento suonare al citofono il corriere. So che è il corriere e so che è FIFA 17 perché quel giorno non deve arrivare altro, e anche se le sorprese sono sempre dietro l’angolo mi auguro sinceramente che non sia questo il caso, nonostante io ami le sorprese (belle, s’intende).
No, niente sorprese. E’ il corriere, e non mi era mai sembrato bello come quel giorno.
“Ciao Fabio, tieni!”. Ormai qui i corrieri sono di casa, mi conoscono e a volte (ma non diciamolo ad alta voce) non mi fanno nemmeno firmare.
Ringrazio, rientro in redazione e mi preparo a giocare al nuovo FIFA. Finalmente.
Splendido spendente… con Frostbite!
Avevo già giocato molto con la demo, quindi decido di partire direttamente a provare la mia modalità preferita: la carriera allenatore.
Subito noto alcuni cambiamenti. Primo: devo scegliere il mio alter-ego tra una serie di allenatori disponibili che saranno ben presenti a bordo campo. Secondo: c’è un parametro di valutazione accanto al mio nome in alto a sinistra, pronto a segnalarmi ogni volta come giudica il mio operato la dirigenza. Terzo, e più fondamentale: è diventato tutto più bello: stadi, giocatori, allenatori. Tutto.
Già dalla prima partita, infatti, FIFA 17 si presenta bello come non mai. I giocatori sono ricchi di dettagli anche nella vista laterale, e si distinguono molto meglio per le loro caratteristiche (altezza, peso, taglio di capelli, etc), avvicinando finalmente FIFA alla cura grafica di PES. Il peso del nuovo motore Frostbite si fa sentire davvero. Inoltre c’è una cura particolare anche nel ricreare i giocatori meno famosi, scongiurando il pericolo che avevo evidenziato dopo aver provato la demo, ossia che solo i giocatori più famosi fossero oggetto di particolare attenzione. Il gameplay poi mi colpisce per la fisicità degli scontri, che ora sembra ancora più reale. I giocatori più alti e forti hanno un impatto maggiore durante le partite e in particolare contro giocatori più veloci ma fisicamente più deboli, e capiterà spesso di assistere a duelli sul pallone più lunghi e combattuti, proprio come capita nel calcio reale. Inoltre il gioco scorre estremamente fluido e con ottime animazioni, e non si riscontrano rallentamenti o calo di frame rate in nessuna circostanza. Forse a voler cercare un difetto, si potrebbe obiettare che in molte fasi il gameplay di FIFA 17 è piuttosto simile a quello di FIFA 16, ed è vero, ma va anche notato che ci sono comunque moltissimi cambiamenti in tante altre circostanze. Ad esempio, oltre la già citata fisicità degli scontri, anche sui calci da fermo (corner, punizioni e rigori), che ora sono completamente rivisti e più semplici ed intuitivi rispetto al passato (anche se in alcuni casi, come i rigori, ci vuole un pò per prendere la mano…), permettendo un’esecuzione decisamente più precisa.
Nessuna novità invece, riguardo il calciomercato, rimasto sostanzialmente invariato, mentre servirà una particolare attenzione agli obiettivi che vi porrà la dirigenza e che riguardano anche la fama della squadra in campo internazionale e le finanze da tenere in attivo, oltre ovviamente la posizione in classifica.
Insomma, decisamente soddisfatto (dopo circa 10 ore di gioco) lascio da parte le partite e il campionato e mi butto, tremendamente curioso, su questa nuova modalità di cui si è tanto parlato e che mi era particolamente piaciuta nella demo: la modalità storia “Il Viaggio“.
La modalità storia, scritta in collaborazione con Bioware
Come molti già sapranno, in FIFA 17 è presente una modalità storia tutta nuova e dal forte taglio cinematografico che si chiama “The Journey”, in italiano “Il Viaggio“. In questa nuova modalità vivremo la storia di Alex Hunter, giovane promessa del calcio che, partendo dalla gavetta, arriverà (ovviamente se ci riusciremo…) a diventare una stella mondiale de calcio. A differenza della demo, stavolta finalmente posso godermi la storia dal principio, quando Alex è un bambino ed inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio.
Purtroppo, riguardo questa modalità, non posso dirvi molto per evitare il rischio (che in questo caso è grosso come una casa…) di spoiler. Quello che posso dirvi è che questa modalità è scritta con Bioware, e si vede: appassionante, con dialoghi a risposta multipla in stile Mass Effect (con tre stili di risposta: pacato, bilanciato e aggressivo) che cambieranno il rapporto con i compagni, con l’allenatore e con i fan, e con molti colpi di scena. Credetemi, vale davvero la pena di giocarla.
E’ vero, come qualcuno ha notato, che ci sono dei limiti: non potete infatti modificare il protagonista, e la storia (e di conseguenza le scelte delle squadre dove andare di volta in volta a giocare) è limitata al campionato inglese, ma sinceramente mi sembrano davvero limiti minori, che EA non poteva evitare se non a scapito della particolarità e dei dettagli della storia raccontata. E poi , se preferite maggiore libertà a scapito della storia, c’è sempre la vecchia e cara modalità carriera giocatore.
Da notare poi, in questa modalità, l’ottima telecronaca di Pardo e Nava, che non mancheranno di commentare Alex e la sua storia durante le partite.
Ultimate Team, licenze e multiplayer: gli altri punti di forza del calcio targato EA
Già estremamente sazio e contento di quanto visto, decido di dedicarmi infine anche alle altre due modalità più famose di FIFA, ossia Ultimate Team e gli scontri online.
Riguardo Ultimate Team, dopo il FUT Draft arrivato in FIFA 16 ora ci sono anche nuove sfide grazie alle quali potremo ottenere una serie di ricompense. Inoltre ora gli eventi giornalieri saranno finalizzati alla nuova FUT Champions, ossia una serie di sfide programmate durante il weekend a cui dovremo di qualificarsi durante la settimana per ottenere ricompense piuttosto interessanti. Poco da segnalare invece per le partite online: buone come sempre, ma a patto di incontrare giocatori che amano il calcio tattico e onesto. Non nego di aver incontrato un paio di cheaters e giocatori che puntano invece tutto su trucchetti o giocatori fortissimi ed imprendibili per arrivare al gol. In quei casi ammetto che il rage quit era dietro l’angolo, ma non tanto per la sconfitta (che poi non arriva sempre contro questo tipo di giocatori, anzi…) quanto piuttosto perchè buttare 15 minuti di tempo a giocare contro avversari così scorretti davvero non fa al caso mio.
Menzione speciale poi per le licenze: con FIFA 17 siamo arrivati ad un totale di oltre 30 campionati, con oltre 650 squadre ufficiali tra cui scegliere. Numeri davvero impressionanti, capace di far capire quanto sia vasto il database di questo nuovo capitolo del calcio made in EA.
La migliore simulazione calcistica è tornata!
FIFA 17 si conferma come la migliore simulazione calcistica anche di questo nuovo anno sportivo appena iniziato. Il nuovo capitolo migliora quanto già di buono si era visto in FIFA 16, e lo migliora sotto tanti aspetti anche grazie al motore Frostbite: Fifa non è mai stato così bello e ricco di dettagli. La modalità storia poi è un gioco dentro il gioco, e grazie alla collaborazione con Bioware si rivela molto profonda e appassionante, qualcosa di davvero mai visto in un gioco di calcio. Se a questo aggiungete le licenze di oltre 30 campionati ed oltre 650 squadre ufficiali potete facilmente rendervi contro dell’enorme lavoro fatto da EA. Non perdetevelo assolutamente.
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michele
Ho comprato il gioco ieri, ho giocato diverse ore. Sono d’accordo che il gioco è ben fatto sotto molti punti di vista, ma io durante le partite noto fastidiosi cali di frame in diverse circostanze e in tutte le modalità. Non mi riferisco ai lag che possono capitare nelle partite on line a causa della connessione lenta, ma più che altro a dei piccoli microscatti simili ad un tremolio dei giocatori e dell azione in generale in alcuni momenti di gioco più concitati che secondo me influiscono non poco sulla godibilità generale.Questo difetto lo avevo notato anche nella demo e speravo che fosse stato risolto con la versione definitiva. Io gioco su ps4, non so se il difetto riguarda solo questa console, in ogni caso, anche se per il resto il gioco è davvero molto bello, è un difetto imperdonabile per un prodotto che può sfruttare la potenzialità delle console di ultima generazione e che costa pi di 70 euro. Ho pensato che potesse essere qualche sorta di difetto della mia ps4 ma ho notato la stessa cosa anche giocando con quella di un mio amico. E’ possibile che nessuno abbia notato questo difetto il quale non era assolutamente presente in fifa 16!?
Fabio Fiorini
Ciao Michele!
Personalmente non ho notato nessun calo di frame rate e nessun “tremolio” come quelli da te segnalati (e, per la recensione, anche io ho usato la versione PS4).
Dubito comunque sia un problema della tua console, del resto tu stesso dici di vederlo anche a casa di un amico.
Hai la console connessa ad internet per scaricare eventuali aggiornamenti del gioco?
Ciao, un saluto!
Kennin
Michele se può servirti nemmeno io ho scatti o cali, anzi il gioco è fluidissimo.
Hai provato a scaricare eventuali aggiornamenti?
michele
Ciao, grazie per le risposte. subito dopo aver installato il gioco mi ha fatto scaricare un aggiornamento di circa 700 mb ma il problema è rimasto. per il momento non vedo altri aggiornamenti, ma leggendo in giro per i vari forum a quanto pare non sono l’unico ad avere questo problema, il quale è stato segnalato anche da qualche altro utente. a questo punto non so proprio da cosa possa dipendere e come risolverlo.
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