Il primo Injustice è stato, almeno per il sottoscritto, una buona sopresa. Il titolo targato NetherRealm Studios si è rivelato infatti un picchiaduro bidimensionale tutto sommato riuscito, con tante modalità di gioco originali e uno story mode estremamente divertente e sviluppato con cura. In particolare, era proprio la modalità a giocatore singolo che mi aveva colpito, vista la cura straordinaria che gli era stata dedicata dalla software house di Chicago, cosa abbastanza rara in un picchiaduro ad incontri. Vediamo se anche questo Injustice 2 ha confermato le buone premesse del primo episodio.
Spettacolo made in America
Il genere picchiaduro 1 contro 1 bidimensionale, volendo semplificare, si è storicamente diviso nella contrapposizione tra lo stile giapponese e quello americano. Il primo ha come massimo rappresentate la saga di Street Fighter, senza contare i vari Fatal Fury, Samurai Shodown o Guilty Gear, mentre il secondo ha visto la sua massima espressione in Mortal Kombat, Killer Instinct e, appunto, Injustice.
Mentre i titoli made in Japan sono sempre stati caratterizzati da uno stile grafico e di gioco più vicino agli anime, e generalmente più attento al gameplay, i titoli americani puntano invece forte su personaggi realistici ed ad una buona dose di spettacolarità. Anche Injustice 2 tiene fede a questa tradizione, e nonostante il gameplay 2D, propone nuovamente combattenti ed un mondo di gioco in 3D il più possibile vicino alla realtà. Da questo punto di vista quindi, chi ama il genere avrà sicuramente pane per i suoi denti anche in questa seconda incarnazione, visto che Injustice 2 ripropone la sua formula tradizionale, migliorandola però sotto tanti punti di vista.
Una modalità storia mai così bella
Il titolo di NetherRealm Studios propone innanzitutto una modalità storia lunga, appassionante e migliorata, con la possibilità di scegliere spesso il nostro combattente tra i due del team del momento. Inoltre la storia è piuttosto lunga da completare (circa 5-6 ore), con possibilità di salvare tra uno scontro e l’altro. A questo va anche aggiunto che per scoprire tutta la storia e sbloccare capitoli extra, finali alternativi compresi, servirà rigiocare molti scontri con personaggi alternativi.
Come se poi non bastasse questa modalità, per il giocatore singolo c’è anche il Multiverso, ossia una serie di eventi in universi paralleli dove i nostri supereroi dovranno intervenire per risolvere i problemi, con scontri di difficoltà crescente e dai forti tratti GDR.
Ottime poi anche le partite che abbiamo disputato online, dove non si sono verificati mai problemi di connessione, anche se da questo punto di vista è doverosa una premessa: il tipo di gioco si presta molto a trucchi e combo a ripetizione, quindi se cercate match onesti e rilassanti non è escluso che possiate incontrare a volte qualche scontro eccessivamente frustrante ed irreale.
Tecnicamente il gioco si attesta su buoni livelli: ottima la grafica, estremamente spettacolari i combattimenti (specie le mosse speciali ed i cambi di stage), buona la colonna sonora ed ottimo doppiaggio del gioco in italiano. Velocissimi, infine, i caricamenti.
Il difetto che impedisce però ad Injustice 2 di essere un titolo memorabile è, probabilmente, uno dei difetti tradizionali dei picchiaduro bidimensionali made in america. Quasi tutti i titoli del genere infatti soffrono di una persistente legnosità dei combattimenti, con alcune combo ed animazioni un pò piatte ed innaturali a vedersi, specie in quelle che il gioco stesso chiama “combo a saltello”, ossia i colpi da sferrare agli avversari mentre sono in aria.
Un difetto su cui in ogni caso siamo sicuri che i fan della saga sono pronti a soprassedere, e sui cui forse è anche giusto chiudere un occhio rispetto al tanto divertimento che Injustice 2 è pronto ad offrire.
Un ottimo picchiaduro made in America
Con Injustice 2, NetherRealm Studios prendere quanto di buono ha fatto con il precedente capitolo e lo migliora sotto ogni punto di vista: una modalità storia incredibilmente curata, appassionante e spettacolare, un Multiverso dai tratti GDR piuttosto originale, partite online senza problemi ed un ottimo comparto tecnico, tra cui da segnaliamo l’ottimo doppiaggio in italiano. Unico, rilevante difetto del gioco continua ad essere quello che spesso caratterizza i picchiaduro bidimensionali occidentali, ossia una leggera ma persistente legnosità nel sistema di combattimento e nelle animazioni dei personaggi. In ogni caso un gioco che, visti i tanti pregi da mettere sulla bilancia, ci sentiamo assolutamente di consigliare ad i fan della serie: per loro il divertimento è assicurato.
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