TECNOPENSIERI – “Ma che ficata l’Xbox Game Pass”. L’ho pensato la prima volta che mi sono abbonato, e lo penso tutt’ora. Questo a scanso di equivoci, e per evitare di instaurare inutili console-war tra fanboy Sony e Microsoft. Del resto come si può non amare l’Xbox Game Pass, sia su PC che (soprattutto) su console Xbox?
Al prezzo di poche decine d’euro (a proposito, con l’occasione vi ricordo anche la mia guida su come abbonarsi all’Xbox Game Pass e risparmiare, anche in versione Ultimate) è possibile avere accesso ad una libreria incredibilmente vasta e variegata di videogiochi PC e Xbox.
Una filosofia completamente diversa dal PlayStation Plus di Sony, che sempre a fronte di un abbonamento decisamente economico e conveniente (e, anche in questo caso, vi ricordo la guida su come risparmiare sull’acquisto del PlayStation Plus) consente di ricevere due titoli gratis al mese da aggiungere permanentemente alle librerie delle nostre PlayStation 4.
Ed è proprio quel “permanentemente” la parola chiave che permette al Plus di avere ancora un posto speciale nel mio vecchio cuore di videogiocatore.
Se infatti la libreria di videogiochi attualmente disponibile nell’Xbox Game Pass non è sicuramente paragonabile ai titoli che arrivano nel PlayStation Plus, non fosse altro per le esclusive Microsoft disponibili sin dal day one, una cosa mi porta a preferire ancora il caro e vecchio PlayStation Plus: il fatto che i giochi riscattati siano per sempre presenti nella mia libreria da abbonato e poterli giocare quando voglio: tra una settimana, tra due mese o tra cinque anni.
Non solo: posso anche disdire il mio abbonamento, e riattivarlo solo quando voglio giocare ad un titolo uscito nel Plus.
Tutto questo non è possibile nell’Xbox Game Pass (ma lo stesso discorso si potrebbe ovviamente fare anche con il PlayStation Now): il continuo e costante aggiornamento del catalogo è cosa buona e giusta, ma di contro è si è quasi costretti a giocare subito ciò che è di nostro interesse, perché in futuro potrebbe essere rimosso dal catalogo.
Vi faccio un esempio: Red Dead Redemption 2.
Il celebre (e bellissimo) titolo Rockstar Games è stato presente nella libreria dell’Xbox Game Pass solo 4 mesi, per poi essere rimosso. Pochi, per non dire pochissimi, specie per un gioco tanto vasto e profondo. Questo vuol dire che chi voleva giocarlo è stato praticamente “costretto” a farlo subito, lasciando qualsiasi altro titolo stesse giocando per non correre il rischio di vederselo rimuovere dalla libreria senza averlo finito.
Per me giocare così è impensabile: un titolo come Red Dead Redemption 2 va gustato, vissuto, goduto in ogni suo angolo e, perché no, magari anche rigiocato.
Da questo punto di vista il PlayStation Plus, pur avendo una libreria limitata ai giochi riscattati nel periodo in cui si è abbonati, ti fa sentire più “tuo” il gioco.
Ho riscattato titoli che in molti casi sono ancora lì da anni, pronti ad essere giocati, ma solo quando ne avrò davvero voglia. E, soprattutto, titoli da giocare senza avere lo spettro del tempo limitato a disposizione.
Inoltre, in alcuni casi, ho giochi che ho già finito e rivenduto in versione fisica, ma che rigiocherò volentieri per una seconda run prossimamente in versione digitale: primo fra tutti Uncharted 4.
Ovviamente tutto questo non vale per le esclusive Microsoft, che nell’Xbox Game Pass ci rimangono per sempre. Ma è pur vero, a voler essere onesti, che in questo caso i titoli sono davvero pochi, per non dire pochissimi se si considera poi l’uscita anche su PC.
Insomma, gli abbonamenti li ho entrambi, ma ancora oggi il mio preferito, a pensarci bene, rimane il PlayStation Plus.
E voi? Quale abbonamento trovate più adatto alle vostre corde?
non centra nulla paragonare i due servizi, il plus è l’equivalente del live gold non del gamepass che andrebbe confrontato con il ps now
Io invece sono d’accordo, e mi sembra anche lecito il paragone, visto che si parla dei due servizi in abbonamento di punta di Microsoft e Sony, e il Gold è morto da tempo. Anche per me l’idea di giocare qualcosa di corsa corrisponde all’idea di non-gioco. Per carità. Molto meglio il Plus.