Scarlet Nexus – Recensione

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Fin dalla sua prima presentazione, proseguendo poi con numerosi trailer, e finendo poi con l’uscita della sua demo, Scarlet Nexus era riuscito a tenere alta l’attenzione su di se.

Sarà stato per la sua ottima grafica in stile anime, per le spettacolari sequenze di combattimento che ricordavano le migliori produzioni firmate PlatinumGames, o per l’impostazione dichiaratamente action RPG che ha sempre il suo fascino, il titolo sviluppato e pubblicato Bandai Namco è stato seguito con molto interesse dalla comunità videoludica.

Però è sempre quando metti le mani sulla versione finale del gioco che puoi finalmente tirare le vere  conclusioni e dare un giudizio completo. Ed eccoci quindi pronti, dopo aver finalmente terminato la campagna principale del titolo (anche se in Scarlet Nexus sono necessarie 2 run per un’esperienza completa, ma ci arriveremo…), a raccontarvi le nostri impressioni. Pronti?

Poteri, combattimenti e tanti guai

Scarlet Nexus ha un’impostazione da action RPG abbastanza classica: abbiamo una storia piuttosto interessante e ben raccontata, abbiamo molte aree piuttosto vaste da esplorare (anche se non parliamo di un titolo open-world), abbiamo la classica crescita del personaggio e, soprattutto, abbiamo tanti, tantissimi combattimenti.

Da questo punto di vista sarebbe forse quasi più giusto dire che se anche Scarlet Nexus viene catalogato come action RPG, il titolo firmato Bandai Manco è in realtà più action che RPG.

Il cuore pulsante del titolo, infatti, e rappresentato dalle tante sequenze di combattimento ricche di adrenalina, frenesia e mosse altamente spettacolari. Del resto la chiara ispirazione anime del gioco non poteva esimersi dal proporre quello che forse è ormai un clichè narrativo ormai piuttosto abusato (anche sempre divertente), vale a dire quello dei superpoteri.

Sia che scegliate infatti di impersonare Yuito Sumeragi o Kasane Randall, membri delle Forze di Soppressione per combattere l’invasione dei terribili Estranei (FSE), il comune denominatore sarà comunque la psicocinesi, ossia il potere muovere e scagliare oggetti anche di notevoli dimensioni contro i nemici.

Tutto questo si traduce in un gameplay veloce, divertente e a tratti persino esaltante, a patto ovviamente di amare il genere.

Inoltre, come anticipato, la possibilità di scegliere uno dei due protagonisti ad inizio del gioco, oltre a proporre due strade narrative a tratti completamente diverse ed inedite (e da qui la necessità di terminare con entrambi il gioco per poter dire di aver visto davvero tutto), modifica anche buona parte del gameplay e del sistema di combattimento.




Impara l’arte e mettila in Scarlet Nexus

Nei 12 capitoli e oltre 20 ore che abbiamo impiegato per arrivare ai titoli di coda, ci siamo divertiti davvero tanto, a patto ovviamente di sopportare quel pizzico di ripetitività che, puntualmente, arriva nelle fasi più avanzate di titoli anche solo leggermente “button mashing“, come in fondo è anche l’ultima fatica di Bandai Namco.

Per fortuna però, a controbilanciare questa leggera ripetitività abbiamo molti punti di forza, primo fra tutti un comparto tecnico e artistico davvero riuscito . Giocare a Scarlet Nexus a volte restituisce davvero la sensazione di avere davanti un anime interattivo, sia per i personaggi ottimamente realizzati, sia per i nemici caratterizzati sempre in modo vario ed estremamente originale, sia per le ottime scene di intermezzo.

Peccato solo che, specie nelle sequenze di esplorazione, si noti ancora la presenza di alcune meccaniche superate e alcuni difetti piuttosto datati: una collisione con gli oggetti mal gestita, alcune ambientazioni davvero troppo grezze o qualche animazione piuttosto legnosa fanno a volte storcere il naso, e rendono palese la natura cross-gen del gioco.

In ogni caso nulla di davvero problematico: nonostante questi difetti, infatti, noi abbiamo giocato a Scarlet Nexus su Xbox Series X, e il gioco con i suoi 4K e 60fps granitici è, seppur a tratti, una vero piacere per gli occhi.

Inoltre la parte RPG, che come dicevamo forse è un po’ in secondo piano rispetto a quella action, riesce comunque a rendere sempre piacevole la progressione del gioco.

Scegliere nuove abilità, sbloccare nuovi poteri sempre più devastanti per affrontare le boss fight più impegnative e gestire il team che ci accompagnerà nell’avventura e nelle battaglie dona quel tocco di profondità in più che garantisce che la noia non prenda mai il sopravvento.

Ulteriore tota positiva, infine, per il comparto audio: la colonna sonora è davvero riuscita e perfettamente in tema con il lato “anime” del gioco, ed il doppiaggio (sia inglese che giapponese) è davvero di ottima fattura, ovviamente completamente sottotitolato in italiano.

Una vera gioia per i fan del genere

Scarlet Nexus è una vera gioia per tutti gli appassionati di action RPG di stampo anime. L’ultima fatica di Bandai Namco riesce infatti a divertire e intrattenere, e regala anche quel pizzico di profondità in più che sicuramente non guasta. A conti fatti, il lato action nel corso dell’avventura prende decisamente il sopravvento rispetto a quello RPG, ed il combattimento si rivela essere il vero protagonista del gioco: veloce, adrenalinico, divertente e soprattutto altamente spettacolare. Ottima inoltre la longevità (circa 20 ore per ogni personaggio), la colonna sonora e la forte ispirazione artistica del gioco. Peccato solo per qualche animazione piuttosto legnosa, qualche fondale davvero troppo grezzo e una leggera ripetitività di fondo che purtroppo emerge nelle fasi più avanzate del gioco, specie nelle missioni secondarie. In ogni caso Scarlet Nexus si rivela un ottimo balzo in avanti per Bandai Namco nel genere action RPG di stampo nipponico, e nessun fan del genere dovrebbe lasciarselo sfuggire.

PRO

  • Combattimenti frenetici e spettacolari
  • Artisticamente ispirato
  • Ottima colonna sonora
  • Notevole longevità grazie ai due protagonisti
  • Storia interessante
  • Ottima caratterizzazione di protagonisti e nemici

Contro

  • Un po' ripetitivo nelle fasi avanzate
  • Qualche animazione rivedibile
  • Alcuni fondali davvero scarni
8.2

Molto buono

Webmaster secoli fa di AniGames.it e PlayNow.it, ora fondatore di Videogiocare.it. Appassionato di tecnologia in generale e videogiochi in particolare, inizia il cammino di gamer con una introvabile Irradio TVG 888, per poi innamorarsi completamente del Commodore 64. Il resto è storia. Il suo motto è: "Questo è un problema per il Fabio del futuro".

1 Commento

  1. Ottima recensione, bravi come sempre. Lo metto subito nella mia prossima lista acquisti 😉

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