Star Wars Outlaws, ambizioso open world ambientato nell’universo di Star Wars, ha acceso le aspettative dei fan della serie fin dal suo primo annuncio. Tra chi preferiva vestire i panni di un cavaliere Jedi (come successo in Star Wars Jedi: Fallen Order e Star Wars Jedi: Survivor) e chi invece apprezzava finalmente la possibilità di indossare i panni di una persona più “normale”, i videogiocatori hanno atteso l’uscita del titolo Ubisoft con una certa curiosità.
Dopo anni di attesa e di rumor, i fan della saga galattica hanno finalmente la possibilità di esplorare un nuovo angolo dell’universo, vestendo i panni di Kay Vess, una affascinante fuorilegge in cerca di una vita migliore. Con promesse di avventura, intrighi e la possibilità di esplorare pianeti lontani, il gioco avrà davvero soddisfatto tutte le aspettative?
Una galassia troppo lontana?
L’universo di Star Wars è vasto e ricco di storie da raccontare, e Outlaws tenta di portare i giocatori in una direzione diversa rispetto ai tradizionali giochi di Star Wars, concentrandosi sulla criminalità e sugli elementi meno glorificati della galassia. Tuttavia, pur con una premessa interessante e alcune idee ben sviluppate – visibili fin dai primi furti – il risultato finale risulta piacevole, ma non sempre riesce a brillare come ci si potrebbe aspettare.
La storia segue Kay Vess, una fuorilegge carismatica che, insieme al suo fedele compagno alieno Nix, cerca di fuggire dalla tirannia dell’Impero e dalle grinfie degli Hutt, cercando di compiere il colpo della vita. Il setting è affascinante: siamo immersi nell’era tra L’Impero colpisce ancora e Il Ritorno dello Jedi, un periodo tumultuoso in cui la ribellione è al suo apice e l’Impero continua la sua oppressione. Tuttavia, nonostante le premesse intriganti, la trama non riesce sempre a mantenere alta l’attenzione del giocatore, con una narrazione a tratti prevedibile e personaggi secondari che, seppur ben caratterizzati, faticano a lasciare un segno duraturo.
Uno degli aspetti più interessanti è la libertà concessa al giocatore nell’affrontare missioni e interagire con l’ambiente circostante. Potremo girare liberamente nel mondo di gioco, decidere se approcciarci al gioco in modo furtivo o affrontare i nemici a viso aperto, e prendere scelte che influenzano il modo in cui la storia si sviluppa.
Tuttavia, questa libertà è a volte limitata da un design delle missioni che tende a diventare ripetitivo, con obiettivi che si somigliano troppo tra loro e una struttura open world che, seppur ben realizzata, non sempre riesce a dare la sensazione di trovarsi in un universo vivo e pulsante.
Un gameplay classico
Il gameplay di Star Wars Outlaws offre una combinazione di esplorazione, combattimenti e momenti di decisione, ma non riesce a distinguersi davvero in nessuno di questi ambiti. Un po’ come dire: riesce a fare tutto, ma niente lascia il segno.
Il sistema di combattimento, pur divertente e dinamico, non presenta molte novità rispetto ad altri titoli simili, e a lungo andare può risultare un po’ ripetitivo. Le meccaniche di volo e di esplorazione spaziale, uno degli aspetti più attesi del gioco, sono ben realizzate ma mancano di quella profondità che molti fan avrebbero sperato di trovare, rendendo i viaggi tra i pianeti più un compito che un’avventura entusiasmante da vivere.
Tuttavia, Outlaws brilla nelle fasi di interazione con i vari NPC e nelle scelte morali che Kay è chiamata a compiere. Questi momenti offrono un vero senso di immersione, facendo sentire il giocatore parte di un universo più grande e complesso. Anche il rapporto tra Kay e Nix è ben sviluppato, con momenti di dialogo e interazioni che aggiungono un tocco di umanità alla narrazione.
Tecnicamente riuscito a metà
Dal punto di vista tecnico, Star Wars Outlaws offre un comparto grafico di buon livello, con ambientazioni dettagliate e una resa visiva che cattura lo spirito dell’universo di Star Wars. Noi abbiamo giocato la versione PS5 grazie ad un codice review fornito dal Ubisoft, e durante tutta l’avventura ci siamo più volte fermati ad ammirare alcuni scorci davvero riusciti, pur giocando in modalità prestazioni (si, lo ammetto, personalmente non riesco più a fare a meno dei 60fps). Tuttavia, il gioco non riesce a stupire come ci si potrebbe aspettare da un titolo di questa portata. Alcuni dettagli grafici, come le animazioni dei personaggi e gli effetti di luce, risultano a tratti datati, e il motore di gioco mostra qualche incertezza durante le fasi più concitate.
La colonna sonora, pur evocativa e in linea con l’atmosfera della saga, non offre molti brani memorabili, ad eccezione dei temi principali che richiamano i classici di John Williams. È comunque un accompagnamento adeguato per le avventure di Kay, intendiamoci, ma non raggiunge i picchi emotivi di altri titoli del franchise.
Bene, ma non benissimo
Star Wars Outlaws è un titolo che offre un’esperienza piacevole, soprattutto per i fan della saga, ma che fatica a raggiungere le vette dei migliori giochi di Star Wars. Con una trama interessante ma non sempre convincente, un gameplay variegato ma non innovativo, e un comparto tecnico solido ma non sorprendente, si configura come un buon gioco che, tuttavia, non riesce a distinguersi in maniera significativa. È un’avventura che merita di essere provata, soprattutto da chi ama esplorare nuovi angoli dell’universo di Star Wars, ma che probabilmente non lascerà nel tempo un ricordo indelebile.