La serie JRPG Tales of da sempre può contare su una larga fetta di appassionati. Si tratta di una serie di titoli di stampo JRPG tutti accomunati dai tratti caratteristici del genere: esplorazione, crescita dei personaggi, armi ed armature da collezionare, poteri da sbloccare, una narrazione molto vicina ad uno stile tipicamente anime ed una trama che, per quanto a volte non abbia brillato particolarmente, ha sempre potuto contare una discreta narrazione..
Era da tempo che la serie non tornava sui nostri schermi con un titolo completamente nuovo, visto che escludendo Tales of Vesperia Definitive Edition, uscito nel 2019 ma che in realtĂ riproponeva in versione riveduta e corretta un titolo ormai vecchio di 10 anni , era da Tales of Berseria del 2017 che non usciva un nuovo capitolo della saga firmata Bandai Namco.
Ora, nel 2021, tocca finalmente a Tales of Arise far tornare in vita la serie su console PlayStation, Xbox e PC, in quello che promette di essere il miglior capitolo della serie. Ce l’avrĂ fatta?
La vera bellezza è dentro di noi
La serie Tales of sicuramente non ha mai brillato da un punto di vista tecnico, e con il nuovo Tales of Arise Bandai Namco aveva promesso di dare una bella svecchiata alla serie. Inoltre il gioco è uno dei primi JRPG ad arrivare direttamente su console next-gen, vale a dire PlayStation 5 e Xbox One, e anche per questo in tanti speravano in un salto generazionale che fosse davvero rilevante.
Paradossalmete, invece, quello che piĂą ci ha colpito non ha nulla a che vedere con il comparto tecnico del gioco, che invece risente ancora della natura cross-gen del progetto, visto che bene o male si tratta di un titolo disponibile anche su PlayStation 4 e Xbox One.
Tales of Arise infatti, nonostante sia caratterizzato da un lato artistico ispiratissimo, in grado di regalarci ambientazioni suggestive e affascinati che sono davvero uno spettacolo per gli occhi su console next-gen (noi ad esempio abbiamo provato il gioco grazie ad un codice review per Xbox Series XÂ su una TV 4K a 120hz), ha alcuni punti deboli ancora evidenti troppo legati alla precedente generazione di console, prime fra tutte alcune animazioni legnose (come i salti…) e alcune texture non proprio di altissimo livello.
Per caritĂ , nulla di davvero rilevante, e sicuramente non si tratta di un “difetto” che penalizza l’esperienza di gioco, ma come dicevamo non è sicuramente il lato tecnico quello che ci ha colpito maggiormente in Tales of Arise.
Il nuovo capitolo brilla invece per una profonditĂ intrinseca del gioco, che emerge pian piano che trascorrono le prime ore, e che si rivelano sempre piĂą progredendo con la storia, la narrazione ed il gameplay.
Una grande storia e un gameplay divertente
Tales of Arise giĂ in passato aveva saputo regalarci delle storie interessanti e piacevoli di giocare, ma con Tales Of Arise sicuramente siamo arrivati a vette mai raggiunte dalla serie. L’ultimo capitolo infatti riesce ad affrontare temi importanti come la schiavitĂą ed il razzismo, e a proporre una trama che fin dall’inizio saprĂ appassionare e attanagliare il giocatore.
Il gioco propone poi tante caratteristiche tipiche del genere, e nelle oltre 35 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda avrete tanta esplorazione, tanti armi e armature da trovare, tanti poteri da sbloccare facendo evolvere il vostro personaggio e i tanti protagonisti che gli si affiancheranno nel corse dell’avventura, e ovviamente, nemmeno a dirlo, tantissimi combattimenti.
Tales of Arise migliora da ogni punto di vista il combat system visto nei precedenti capitoli della serie: se infatti gli scontri continuano a mischiare sapientemente un lato più action ad una sapiente gestione dei poteri speciali e dei compagni di squadra, ora riuscire a gestire sapientemente Arti e PC (punti cura) richiede anche una buona dose di strategia, restituendoci così una maggiore profondità di gameplay.
Alla fine della nostra prima run, in cui abbiamo portato a termine la campagna principale e alcune missioni secondarie prima di veder scorrere i titoli di coda, avevamo la sensazione di aver vissuto una grande avventura.
Tales of Arise è senza alcun dubbio il miglior capitolo della serie. Non è forse perfetto, anche perchè oltre a tradire la sua natura ancora old-gen ci sono alcune missioni secondarie un po’ noiose nelle fasi piĂą avanzate, ma si tratta senza dubbio di un grande JRPG, che nessun appassionato del genere dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Il miglior capitolo di sempre
Tales of Arise è esattamente quello che tutti gli appassionati della serie aspettavano da 4 anni, vale a dire un bel salto in avanti rispetto al passato, e senza ombra di dubbio il miglior capitolo della serie. A fianco di una trama profonda e adulta come non mai, capace anche di affrontare anche temi cupi e drammatici, troviamo un’avventura intensa e divertente di oltre 35 ore, che diventano tranquillamente 50 se deciderete di occuparvi anche delle tante missioni extra. Il gameplay poi è stato ulteriormente perfezionato, e a fianco ai combattimenti che sembrano quasi piĂą da action che da gioco di ruolo troviamo una forte componente strategica per gestire al meglio le schivate, i poteri, i compagni ed i punti cura. Insomma, Tales of Arise è un grande JRPG e, nonostante qualche missione secondaria noiosa e qualche sbavatura ancora old-gen, è un titolo che nessun appassionato del genere dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Fantoni77
Adoro le vostre recensioni brevi ed intense, non stancano mai.
Riguardo al gioco… lo prenderò sicuramente!