Finalmente l’attesa per i fan è finita: dopo Harrowstorm, è tempo per tutti gli appassionati di tornare a Skyrim con Greymoor, la nuova espansione di The Elder Scrolls Online, la versione MMO del celebre brand di Bethesda che aveva riscosso un discreto successo per la buona sceneggiatura che caratterizzava il gioco, fattore spesso trascurato nei titoli multiplayer.
In Greymoor avremo a che fare con vampiri e streghe, e fin dal prologo (gratuito per tutti, nel caso si volesse provare prima dell’acquisto) ci ritroveremo subito catapultati in luoghi e personaggi ben noti e che ogni fan dell’indimenticabile Skyrim porta sicuramente nel cuore.
Ma il nuovo DLC sviluppato da ZeniMax Online Studios e, come sempre, pubblicato da Bethesda, riesce davvero a fare centro non solo come operazione nostalgia, ma anche come un’espansione davvero interessante?
Ma che freddo fa
Come dicevamo, ed evitando accuratamente, come facciamo sempre, il rischio spoiler, in Greymoor avremo un’occasione davvero ghiotta per tutti i fan, ossia tornare nelle gelide terre di Skyrim, esplorando così il Palazzo Blu, il sottosuolo di Blackreach o le paludi di Morthar.
Fin da subito è possibile notare il lavoro davvero encomiabile del team di sviluppo del gioco, che si è dedicato al ritorno a Skyrim con una cura particolarmente minuziosa tanto nei luoghi quanto nelle missioni che dovremo affrontare. L’esperienza di gioco però, è bene dirlo subito, non è particolarmente lunga per quanto riguarda la storia principale (del resto parliamo pur sempre di un’espansione), mentre scegliendo di affrontare anche le tante missioni secondarie presenti in Greymoor, il tempo di gioco come sempre si allunga a dismisura.
Tra le novità introdotte in Greymoor ne spiccano principalmente due: la prima è il sistema Antiquities, ossia alcune linee di abilità dedite esclusivamente al ritrovamento di antichi manufatti, mentre la seconda sono gli Harrowstorm, eventi a cui è possibile prendere parte in gruppo per ottenere ricompense particolari.
Nostalgia canaglia
Il ritorno al passato di The Elder Scrolls Online con Greymoor però, ad essere sinceri, è un po’ troppo marcato da un punto di vista tecnico. Il gioco infatti propone un motore di gioco e delle texture decisamente datate, e il gioco mostra ormai il fianco ai segni del tempo.
È vero che in questo genere di giochi il comparto grafico passa di solito in secondo piano rispetto all’importanza della storia e della cura dell’ambientazione, e non che ci aspettassimo chissà quali novità grafiche da un’espansione, ma sicuramente nel 2020, dopo aver assistito a tante produzioni sbalorditive, The Elder Scrolls Online risulta tecnicamente obsoleto.
Anche da un punto di vista di classi o di gameplay le novità sono davvero nulle, e se è normale che graficamente un’espansione non introduca novità tecniche rilevanti, da un punto di vista di azioni di gioco e combattimento forse si sarebbe potuto fare qualcosa di più.
A conti fatti, quindi, Greymoor è un’espansione che punta tutto sull’atmosfera e sulle nuove avventure che potremo vivere nuovamente a Skyrim, insieme ai soliti ottimi dialoghi a scelta multipla, interessanti e ben scritti. Da questo punto di vista il lavoro dei ragazzi ZeniMax Online Studios riescono sicuramente a fare centro, e potrà davvero rendere felici tutti i fan che sognavano di tornare nuovamente nelle fredde terre del Nord, a patto però di non aspettarsi chissà quali innovazioni tecniche o di gameplay.
Da segnalare infine la solita mancanza dell’italiano, punto debole ormai ben noto di The Elder Scrolls Online che può contare solo su inglese, francese, tedesco e russo come lingue selezionabili.
Il grande ritorno a Skyrim
Greymoor è un’espansione che riesce nel non facile compito di riportarci nelle fredde terre di Skyrim, mantenendo intatto il fascino di un tempo e regalandoci una buona trama nella quest principale e un’ambientazione particolarmente affascinante ed evocativa (specie per quanto riguarda il sottosuolo di Blackreach). Tecnicamente The Elder Scrolls Online mostra ormai i segni del tempo, e le novità di classi o di gameplay introdotte da Greymoor sono fondamentalmente nulle, e da questo punto di vista forse si poteva fare qualcosa di più. Per fortuna però, nonostante questo, Greymoor risulta un’espansione davvero interessante, piacevole da giocare e che sicuramente farà la felicità di tanti fan che volevano tornare a vivere nuove avventure nelle fredde terre del nord.
Ottima recensione.
Da vecchio fan di Skyrim sono tentato, ma devo dire che la mancanza dell’italiano mi frena un po’…