La fine di un epoca
Geralt di Livia è giunto alla sua ultima avventura. La seconda espansione del capolavoro creato da CD Projekt RED porta gli appassionati ed i fan nell’ultima campagna dello Strigo più famoso del mondo videoludico. La storia di The Witcher 3: Blood and Wine si svolge nel regno di Touissant e comincia con una richiesta d’aiuto da parte della duchessa Anna Henrietta. Una feroce e sfuggente creatura sta uccidendo alcuni cavalieri del regno costringendo così Geralt a indagare e intraprendere il viaggio che lo porterà allo scontro finale.
Detective story in salsa fantasy
Gli sviluppatori hanno optato per una trama nel solco del precedente Wild Hunt, puntando a realizzare un’avventura basata quasi esclusivamente sulle capacità di Strigo e di cacciatore di belve in un’atmosfera dai forti accenti fantasy. Ma, al contrario del precedente capitolo, l’area di gioco questa volta è un regno appena intaccato dalle guerre, e la terra che fa da sfondo alle nuove gesta dei cavalieri protagonisti e comprimari si presenta in tutto il suo caldo e accogliente splendore. L’atmosfera è bellissima, colorata e palpitante. Un piacere per gli occhi ed il cuore dei giocatori che non immaginano quanto sarà dura nel proseguimento della storia. La realizzazione degli ambienti e dei colori che li caratterizzano sembrano quasi una trappola o una finzione che distrae da quello che realmente sta accadendo.
Le novità introdotte sono tantissime e probabilmente sono quelle chieste a gran voce dalla community del gioco: infatti già dai menu iniziali possiamo notare i visibili cambiamenti e facilitazioni nell’utilizzo delle opzioni per la personalizzazione, divenuta estrema, del nostro personaggio. Nuovi equipaggiamenti, nuove sub quest, armature, armi e 12 nuove mutazioni realizzate esclusivamente per questo capitolo finale. La storia e le missioni secondarie hanno bisogno di circa 20 ore di gioco per essere terminate: davvero tante per un DLC. Ma oltre alla battaglie, Blood and Wine ci offre la possibilità di un gestionale di grande effetto, basti solo pensare alla incredibile Tenuta Corvo Bianco, che sarà la nostra base, dove campi, contadini e servitori vi trasformeranno in un feudatario con compiti e doveri. Solo governare e far funzionare la nostra proprietà ha la stessa difficoltà e longevità di un gioco standalone! Lo spettacolo grafico e la realizzazione artistica che hanno messo in campo gli sviluppatori è un omaggio sia agli appassionati, sia al gioco che vive il suo ultimo atto. Immagini evocative accompagnate da un’ottima colonna sonora immergono il giocatore in una bellissima avventura d’altri tempi. Se volessimo indicare un difetto probasbilmente punteremmo il dito solo sui caricamenti che, alle volte, sono un po’ troppo lunghi.
Un grande finale per una grande storia
CD Projekt mette insieme tutto il meglio della saga di The Witcher incorniciandolo in un mondo di gioco dalla straordinaria realizzazione. Una trama classica ma ben strutturata guida chi gioca in un’avventura come poche e dà motivo a chi non lo ha ancora fatto di acquistare e giocare l’intera saga. Il finale lascia in bocca uno strano sapore agrodolce: infatti dopo tutte queste ore di incredibili emozioni, rimane difficile pensare che non passeremo più tempo in compagnia del grande guerriero dai capelli d’argento.