Mostri e magie invadono il mondo Total War
Creative Assembly torna sulle scene con il suo strategico più famoso. Questa volta però, invece di caratterizzare l’avventura con il realismo storico classico della serie, gli sviluppatori inglesi si prendono sulle spalle un’enorme responsabilità, fondendo la loro tecnologia ludica con il famoso gioco da tavolo marcato Games Workshop. Total War: Warhammer è il primo capitolo di una trilogia che si propone di creare un’incredibile saga, scandita nel tempo anche da numerosi DLC, ideati per tenere viva l’attenzione su un’operazione così lunga e complessa. La trama del gioco affonda completamente nel mondo Warhammer e, in questo primo atto, ci troviamo nel periodo temporale che precede l’Era di Sigmar (ottava edizione del gioco di Games Workshop) e la mappa di gioco sarà quella del Vecchio Mondo composta dalle province di Reikland, Oblast , Sylvania, i ducati di Bretonnia, Tylea, Estalia e il regno indipendente di Kislev. Il pericolo viene da nord e le armate di Chaos minacciano il già precario equilibrio del regno. Sarà necessario mettere da parte i rancori e unire più fazioni possibili per contrastare l’offensiva che minaccia di distruggere tutto.
Nuovi poteri, stessa strategia
Quando fu annunciato il matrimonio tra queste due saghe ludiche, gli appassionati e tutto il pubblico sono stati scossi da brividi di attesa o di orrore. Gli amanti della simulazione storica, propria della saga Total War, probabilmente hanno storto il naso, mentre i giocatori indefessi del mondo fantasy di Warhammer hanno sperato in una realizzazione digitale degna di essere giocata. La Creative Assembly, con il supporto di Sega, ha dato inizio a questa avventura utilizzando tutto il propio know-how per miscelare la collaudata formula di gioco con il complesso mondo fantasy che fa da sfondo alle avventure della saga Warhammer. La campagna messa a disposizione dei giocatori è notevole, e miscela la libertà sandbox con la possibilità di seguire una story line principale che si disvela scontro dopo scontro. La mappa di gioco è grande, e probabilmente con il proseguire della saga e i tanti DLC promessi, accrescerà ancor di più i propri confini. Per il momento le fazioni utilizzabili sono solo 4 : Umani, Pelleverde (Goblin e Orchi), i Nani e i Vampiri.
Il gameplay di Total War: Warhammer è molto simile a quello che abbiamo imparato ad utilizzare negli altri capitoli della serie e si divide in 2 fasi principali: Battaglie e Gestionale. Entrambe sono scandite dai classici turni tipici del genere e, sebbene occupino due momenti distinti del gioco, si influenzano vicendevolmente. Le capacità necessarie per primeggiare sono quelle di sempre: organizzazione delle risorse, capacità strategiche e uso delle tattiche di battaglia. Le novità, ovviamente, sono tutte nelle nuove classi di guerrieri disponibili (soprattutto Eroi e Lord) e in maniera particolare nell’uso della magia, che potrà indiscutibilmente decidere dell’esito delle battaglie o della guerra stessa. I disegnatori, inoltre, si sono superati creando un’ambientazione davvero immersiva. I mostri, gli eroi, i guerrieri, le armi e le macchine da guerra sono delle piccole opere d’arte. Purtroppo però questa ricchezza si rivela anche un tallone d’Achille: andando avanti con l’avventura, infatti, panorami e situazioni si popolano e si complicano, impegnando i PC in lunghi caricamenti per poter ricreare sullo schermo le intricate situazioni iniziali. Inoltre il gioco è abbastanza esoso in termini di requisiti hardware, ed è quindi necessario un PC di fascia alta per poter utilizzare i dettagli a livello alto o ultra e godersi appieno il titolo. L’interfaccia di gioco è, come sempre, abbastanza complessa, proprio per la grande quantità di elementi cui bisogna fare attenzione, ma con un po’ di pazienza sarà possibile imparare a giocare con una certa scorrevolezza. La colonna sonora è discreta ma senza particolari picchi; il doppiaggio è ben fatto e dialoghi e discorsi sono di buon livello.
Un buon inizio
Total War: Warhammer è un buon gioco. La novità introdotta dall’ambientazione fantasy vuole dare nuovo respiro a questo modello, cercando anche di far incontrare due opposte fasce di pubblico. La realizzazione tecnica è ottima, ma le risorse richieste per poter girare in maniera fluida prediligono i possessori di macchine potenti. La bravura degli sviluppatori nell’unire un impianto di gioco classico con contenuti nuovi è apprezzabile e il fatto che sia il primo capitolo di tre fa ben sperare in tanti sviluppi e miglioramenti futuri. Per gli appassionati del genere è un titolo che va giocato, mentre per i neofiti potrebbe essere un po’ frustrante accostarsi al genere proprio con questo gioco.