Da amante della saga quale sono, Kingdom Hearts III è stato il primo titolo su cui mi sono fiondato alla Milan Games Week 2018. Il gioco, lo ricordiamo, è in uscita il 29 Gennaio 2019 su PS4 e Xbox One, in collaborazione tra la Square-Enix e Disney.
Le demo erano messe a disposizione presso il panel di Sony e le postazioni di gioco, non a caso, sono state poste all’interno della cameretta di Andy, il proprietario di Woody e Buzz Lightyear, ricreata a dimensioni “giganti” così come appare ai protagonisti di Toy Story.
Le demo giocabili erano due, ovvero quella del Monte Olimpo nel mondo di Hercules, e quella all’interno del mondo di Toy Story.
La prima demo che ho testato è stata quella del monte Olimpo, dove il nostro trio (Sora, Pippo e Paperino) doveva scalare una montagna sotto la continua minaccia del gigante di roccia Lithos, che scagliava loro massi nel tentativo di fermarli.
Molto semplice come livello, dove abbiamo avuto modo di provare però due delle novità introdotte nel gameplay: la corsa sulle superfici e le giostre (come nel parco di Disneyland).
Molte situazioni di gioco ripropongono le attrazioni tipiche di Disneyland, variando momentaneamente lo stile di gioco e facendolo passare persino ad uno sparatutto. Proprio come in Big Magic Mountain, ad esempio, durante lo scontro con Lithos ho potuto ad esempio bersagliare il Titano dalla distanza grazie alle montagne russe.
La boss fight era molto semplice, e consisteva nell’attaccare i piedi del Titano per farlo stancare, e poi finirlo con gli attacchi speciali mirando alla testa.
Per quanto riguarda il frame rate, la demo era davvero molto fluida e girava tranquillamente a 60fps. La durata è stata di circa 5/10 minuti a causa della difficoltà davvero livellata verso il basso, e si concludeva con la classica schermata Thank you for Playing.
Come primissimo impatto forse la demo Olympus non è stata una scelta molto azzeccata.
Subito dopo aver concluso la prima, sono passato alla seconda (e più lunga) demo, ossia Toy Box.
Qualcosa non va nel mondo di Toy Story: alcuni giocattoli stanno iniziando a sparire e i compagni di Woody e Buzz Lightyear, che hanno capito che dietro a tutto questo ci sono gli Heartless, sono pronti per partire all’attacco.
Sora, Paperino e Pippo, in formato action figure, però li anticipano, e dopo aver sconfitto vari Heartless , vengono avvicinati dai giocattoli curiosi di capire se possono fidarsi o meno dei nuovi stranieri.
Il combat system, rispetto a prima alla prima demo si arricchisce di interessanti meccanismi: ad esempio con il dPad possiamo cambiare al volo Keyhold e quindi forma del Keyblade. Ogni Keyblade ha una seconda forma, che sblocca a sua volta un moveset completamente nuovo e attacchi finali sempre diversi.
Tornano come sempre gli attacchi speciali in collaborazione tra i vari personaggi dei vari mondi. Uno che ricordo in particolare e quello che in cui Sora, Woody e Buzz Lightyear cavalcano un razzo: davvero divertente come mossa speciale.
Come sempre poi non potevano mancare le evocazioni: la più divertente a mio avviso è quella che ci mette a cavalcioni di un adiratissimo Ralph Spaccatutto, che finisce per creare caos e distruzione più totale.
Continuando con la storia della demo, dopo aver collaborato con i vari giocattoli Sora, Paperino e Pippo vogliono scoprire il mistero degli oscuri esseri nel Toy Box. Durante una lunga cutscene, in cui siamo diretti al negozio di giocattoli, incontriamo un incubo ricorrente di Sora, ovvero il primo Xenahort (Terra Xenahort).
Scopriamo che purtroppo lo scontro non è contro di lui, ma contro robottoni giocattolo guidati da Heartless. Anche noi con Sora saliamo su uno di questi, e nel frattempo il gioco passa dalla terza persona allo shooting in prima.
Una volta terminata la sfida anche questa demo si esaurisce in un Thank you for Playing.
Conclusioni
Nella prima demo (Monte Olimpo) la grafica del gioco ci è sembrata forse troppo simile ai vecchi titoli sulla PS3 mentre, per quanto riguarda la seconda demo di Toy Story, tecnicamente il salto è davvero notevole, tanto da restituire una grafica sbalorditiva, complice soprattutto la genesi digitale del capolavoro Pixar. Alcune scene ricordano davvero quelle del film, con texture e illuminazione stupefacenti. La fluidità rimane impeccabile con il frame rate che raggiunge senza problemi i 60fps, con effetti coloratissimi che esplodono dalla punta del keyblade e dai personaggi colpiti. Al contrario della prima demo, quindi, il mondo di Toy Story (che è durato molto di più, intorno ai 20/25 minuti) ci ha convinto maggiormente. Da segnalare infine un livello di difficoltà eccessivamente sbilanciato verso il basso, ma si tratta probabilmente di una scelta adottata per accellerare al massimo i cambi durante le lunghe code della Milan Games Week.