La domanda che si stanno ponendo tutti gli appassionati della saga è piuttosto semplice: Resident Evil Requiem seguirà la linea dei capitoli principali come Resident Evil 7 e Village, puntando tutto sulla visuale in prima persona, oppure abbraccerà lo stile dei remake recenti, con la classica terza persona dietro le spalle del protagonista?
La risposta è sorprendentemente chiara: entrambe le modalità saranno disponibili.
Capcom ha deciso di offrire sin dall’inizio la possibilità di passare liberamente dalla prima alla terza persona (e viceversa) direttamente dal menu Opzioni, durante la campagna. Non si tratta di un passaggio istantaneo in tempo reale, ma resta comunque una novità notevole per una serie che, fino a poco tempo fa, imponeva una prospettiva fissa per ogni titolo.
Nuove possibilità (e qualche dilemma)
Poter affrontare l’intero gioco con l’angolazione preferita è senza dubbio una scelta che amplia la personalizzazione dell’esperienza. Ma questa libertà apre anche la porta a un dilemma curioso: quale visuale rende meglio in termini di coinvolgimento, tensione e giocabilità?
Chi cerca un’immersione totale probabilmente troverà nella prima persona un alleato ideale per vivere ogni angolo oscuro di Requiem con il battito accelerato. Dall’altro lato, la terza persona permette di avere una migliore consapevolezza spaziale, utile per affrontare situazioni caotiche o per apprezzare le animazioni dei personaggi e l’ambiente circostante.
Il fatto che non sia necessario ricominciare da capo per cambiare punto di vista è un bel passo avanti nella direzione della flessibilità. Una scelta che, fino a qualche anno fa, sarebbe sembrata quasi impensabile per una saga storicamente rigida nelle sue regole.
Capcom sembra quindi pronta a soddisfare sia i nostalgici dei controlli classici sia i fan della nuova generazione horror, offrendo un’esperienza su misura, senza compromessi.