Donkey Kong Bananza non è solo una nuova avventura del celebre primate Nintendo, ma anche un progetto che porta con sé un’eredità importante. Il producer Kenta Motokura, lo stesso dietro Super Mario Odyssey, ha infatti svelato che Shigeru Miyamoto ha avuto un ruolo nel processo creativo del gioco, pur non essendo direttamente coinvolto nello sviluppo vero e proprio.
Il leggendario game designer ha offerto consulenza creativa, condividendo idee e riflessioni sulla sua visione originale del personaggio. “Gli abbiamo fatto provare il gioco e ci siamo consultati con lui su diversi aspetti”, ha dichiarato Motokura. In particolare, si è discusso della rappresentazione di Donkey Kong come figura che vive in equilibrio tra la giungla selvaggia e un mondo urbano, concetto già presente nel classico arcade del 1981.
Un legame che non si spezza
Miyamoto, sebbene oggi più defilato rispetto ai suoi anni d’oro, continua a esercitare una forte influenza nei progetti Nintendo. Non è un caso che sia stato coinvolto proprio in Donkey Kong Bananza, una sorta di ritorno alle origini che rende omaggio alla sua visione iniziale.
Il design del personaggio è stato leggermente modificato, anche secondo le indicazioni del creatore storico, che ha voluto riaffermare il dualismo estetico tra natura e città. Un equilibrio visivo e concettuale che rende questa nuova avventura ancora più coerente con l’universo originale del gorilla più famoso dei videogiochi.
Il coinvolgimento di Miyamoto non è solo una scelta nostalgica, ma anche un atto di rispetto verso chi ha dato vita a uno dei personaggi più iconici della storia Nintendo. Una presenza silenziosa ma fondamentale, che dimostra come la tradizione possa ancora guidare l’innovazione.