Sono passati oltre vent’anni dall’uscita del primo Mafia, eppure il fascino del crimine organizzato raccontato con stile cinematografico non sembra conoscere il peso del tempo. Con Mafia: Terra Madre, Hangar 13 decide di portare la saga in un’epoca completamente nuova, ma al tempo stesso familiare, trasportando i giocatori nella Sicilia di inizio ‘900, in un racconto che mescola storia, violenza e tradizione. Non è un semplice spin-off, ma un vero e proprio nuovo capitolo che osa cambiare ritmo e ambientazione, mantenendo però intatta l’anima della serie.
Una Sicilia viva, ma spietata
Il cuore di Mafia: Terra Madre è la sua ambientazione. Ispirata a un’Italia rurale e ancora lontana dalla modernità, la mappa offre paesaggi mozzafiato, villaggi polverosi, mercati affollati e campagne bruciate dal sole. Ogni luogo sembra avere una storia da raccontare, e la sensazione di trovarsi in un mondo vivo è palpabile, grazie a dettagli ambientali curatissimi e a un uso sapiente della colonna sonora.
La trama segue la scalata di un giovane emigrato di ritorno in Sicilia, deciso a riprendere ciò che la sua famiglia ha perso. Il ritmo è più lento rispetto ai precedenti capitoli, con un’attenzione maggiore alle dinamiche sociali e ai rapporti di potere tra famiglie, piuttosto che a inseguimenti e sparatorie continue. Questa scelta può non piacere a chi cerca azione frenetica, ma regala momenti narrativi di grande intensità.
Il combat system resta solido, con scontri armati più crudi e realistici, e un sistema corpo a corpo migliorato, che si adatta bene all’epoca storica. La possibilità di usare armi improvvisate, come coltelli da cucina o bastoni, dona autenticità agli scontri. Le missioni alternano fasi lineari a momenti più aperti, con un approccio semi-sandbox che lascia qualche libertà in più rispetto ai vecchi Mafia, ma senza sfociare in un open world dispersivo.
Interessante l’introduzione delle “dinamiche d’onore”, che influenzano le relazioni con NPC e fazioni in base alle scelte morali del giocatore, regalando una maggiore rigiocabilità.
Luci e ombre del ritorno alle radici
Se da un lato Mafia: Terra Madre brilla per la sua atmosfera e la qualità della scrittura, dall’altro presenta alcune incertezze tecniche. Nonostante un comparto visivo spesso spettacolare, su console (noi abbiamo potuto recensire il gioco grazie ad un codice review per PS5 fornito dal publisher) si notano cali di frame rate nei momenti più concitati, e alcune animazioni facciali risultano meno espressive rispetto agli standard attuali.
Anche la gestione dell’IA nemica è altalenante: a volte aggressiva e intelligente, altre inspiegabilmente passiva.
La scelta di rallentare il gameplay e concentrarsi sulla narrativa funziona per chi ama immergersi in un racconto ben scritto – come per il sottoscritto – ma potrebbe far storcere il naso a chi preferisce un ritmo serrato. Tuttavia, quando storia, dialoghi e regia si allineano, Mafia: Terra Madre riesce a offrire sequenze che rimangono impresse, ricordando perché questa saga è così amata.
Un gioco riuscito e soprattutto divertente, quindi, nonostante non sia tutto perfetto: oltre la IA nemica già citata, alcune missioni secondarie, pur ben contestualizzate, tendono a ripetersi (difetto classico dei titoli di questo genere).
Tuttavia, la qualità complessiva dell’esperienza resta alta, anche grazie anche ad un doppiaggio in siciliano davvero curato, capace di rendere giustizia ai dialoghi e all’atmosfera.
The Review
Un ritorno alle origini che convince
Mafia: Terra Madre è il ritorno in grande stile di una saga che sembrava aver perso la sua identità. Hangar 13 ha saputo ricreare quell’alchimia di narrazione e ambientazione che aveva reso indimenticabile il primo capitolo, arricchendola con nuove meccaniche che ampliano la profondità del gameplay. Qualche incertezza qua e là non ne intacca il fascino, ma la storia e l’attenzione al dettaglio nella ricostruzione della Sicilia anni ’50 è da applausi.
PRO
- Ambientazione siciliana ricca di atmosfera
- Trama ben scritta e intensa
- Combat system crudo e realistico
- Colonna sonora evocativa
CONTRO
- Tecnicamente datato e con problemi tecnici e cali di frame rat
- IA nemica incostante