PRIMO DLC PER FALLOUT 4
Automatron è il primo dei numerosi DLC previsti da Bethesda per ampliare il mondo di Fallout 4. Per cercare di sollevare un po’ le sorti di questo quarto capitolo, da molti ritenuto non all’altezza dei precedenti, gli sviluppatori scelgono i Robot come protagonisti di questa prima espansione. Gli sceneggiatori decidono di riportare sulla scena un personaggio già incontrato: il Meccanista. Proprio lui, insieme alla sua armata di robot, sta seminando morte e distruzione con lo scopo di conquistare il Massachusetts. Siamo noi, insieme ad ADA, un robot “senziente e cosciente”, scampato ad un raid ad opera del cattivone, e motivato dalla sete di vendetta per la morte dei suoi amici, a dover impedire che il Meccanista porti a termine il suo piano. La ricerca della posizione del nemico e la sua totale distruzione sono lo scopo di questa missione aggiuntiva. Senza dubbio la fan base di Fallout avrebbe preferito una trama più profonda con una missione leggermente più articolata, vista l’accusa mossa agli sviluppatori di aver prediletto morte, massacri, armi da fuoco e deflagrazioni a scapito di un minore impatto “GDR” più presente nei passati capitoli.
Belli i robot, ma non cambia la sostanza
Come già detto in precedenza, la trama è un po’ debole, ma per gli amanti dei robot e delle modifiche meccaniche questo DLC è una vera manna. Infatti la parte più interessante e appassionante di tutta l’espansione è il banco da lavoro per assemblare e modificare i robot. La costruzione e la modifica di armi e armature è semplice e intuitiva: selezionare la parte e decidere come modificarla o potenziarla. Ovviamente non tutte le modifiche saranno subito disponibili e, solo affrontando battaglie e raccogliendo parti meccaniche, potremo mano a mano far diventare la nostra ADA un super carrarmato da guerra. Interessante è la possibilità di sbloccare il massimo livello del “talento” robotica con il quale saremo in grado di controllare più in profondità i robot (farli autodistruggere, disattivarli o farli andare contro i loro stessi “compagni”).
Gli scenari sono sempre ben realizzati anche se di nuovi esterni ne sono stati creati pochi e il dungeon, anche se avvincente, è sempre troppo un “lungo corridoio”. Anche le dimensioni della nuova mappa sono importanti, ma, nonostante questo, non ci vogliono più di 3 o 4 ore per terminare Automatron (escluso il tempo dedicato a realizzare il robot “perfetto”). Come contenuti aggiuntivi la Bethesda ha anche inserito diversi segreti ( il più interessante è la connessione tra il nostro antagonista e Silver Shroud) ai quali ci possiamo dedicare una volta terminate le missioni principali. Tutto sommato il DLC aggiunge pochissimo e se non dovessimo pagare € 9.99 lo avremmo potuto scambiare per una semplice missione accessoria. Il level design si assesta sui livelli del main title e la colonna sonora rimane strettamente nel solco della “tradizione”. Speravamo in un approccio differente e più coraggioso: il gioco, già accusato da alcuni di essere troppo lineare e troppo action, avrebbe avuto bisogno forse di una sferzata ma ci regala solo more of the same. Per gli appassionati è una scusa per nuove ore (non molte ) di gioco, ma chi voleva qualcosa di diverso rimarrà piuttosto deluso.