A una manciata di giorni dall’uscita ufficiale, DOOM: The Dark Ages si prepara a invadere le console e i PC con una miscela di violenza brutale, atmosfera cupa e un ritorno alle origini della saga. La nuova incarnazione dello sparatutto firmato id Software promette un’esperienza che, pur cambiando veste, mantiene salda l’anima del franchise.
Embargo sulle recensioni: un segnale di fiducia
Le recensioni di DOOM: The Dark Ages saranno pubblicate a partire da venerdì 9 maggio alle 16:00 (ora italiana). La data non è casuale: l’embargo che scade con una settimana d’anticipo rispetto al lancio è un chiaro indizio della fiducia riposta da Bethesda e id Software nella qualità del gioco. La stampa specializzata e i content creator hanno già ricevuto il codice per testare il titolo e, nei prossimi giorni, sarà possibile farsi un’idea più precisa attraverso le prime impressioni approfondite.
Un’epopea medievale da 84GB
Grazie al lavoro del dataminer PlayStation Game Size, è emerso che la dimensione del file per DOOM: The Dark Ages su PlayStation 5 si attesta intorno agli 84GB. Una cifra in linea con gli standard degli shooter tripla A moderni. Anche su Xbox Series X|S e PC, il peso del download dovrebbe aggirarsi su valori simili. Per chi ha acquistato l’edizione Premium, è previsto anche un artbook digitale da ben 17,5GB, segno che i contenuti extra saranno tutt’altro che marginali.
Preload e accesso anticipato
Gli utenti in possesso della Standard Edition potranno iniziare il preload dal 13 maggio, due giorni prima del lancio ufficiale previsto per il 15 maggio. I possessori della Premium Edition, invece, potranno pre-scaricare il gioco già a partire dall’11 maggio e accedere al gameplay completo con due giorni d’anticipo, a partire dal 13 maggio.
Un ritorno alle radici?
Chi ha avuto modo di provare una versione preliminare del gioco ha riportato impressioni positive: se DOOM Eternal puntava sulla velocità e sull’aggressività ipercinetica, The Dark Ages rallenta il ritmo e appesantisce i colpi, riportando la sensazione di impatto e brutalità tipica dei primi capitoli. L’ambientazione medievaleggiante, i nemici gotici e l’arsenale dalle linee più grezze e imponenti segnano un cambio di rotta, ma senza mai tradire lo spirito originale della serie.