Dopo Super Mario Party, sbarcato su Nintendo Switch nel 2018, quello che molti viene considerato il re dei party game torna sulla console ibrida di casa Nintendo con un nuovo titolo, ossia Mario Party Superstars. Una scelta che non stupisce, visto il successo travolgente del capitolo precedente, che ha superato nel corso del tempo le 10 milioni di copie vendute.
Un successo dovuto anche alla natura stessa di Nintendo Switch: trattandosi di un sistema di gioco che mischia sapientemente il gaming più classico sulla TV a quello portatile (di cui Nintendo è da sempre maestra e leader indiscussa del mercato), risulta piuttosto facile incontrarsi con gli amici e giocare insieme.
Impossibile quindi non cavalcare la scia del successo del brand che, ça va sans dire, dopo tre anni iniziava inesorabilmente a sentire il peso del tempo. Ce l’avrà fatta Nintendo a tirare fuori dal cilindro un nuovo ottimo capitolo?
Per un amico in più
Con Mario Party Superstars la grande N ha deciso di calare sul tavolo il jolly della nostalgia, utilizzando la formula che tutti conosciamo ma legandola a doppio filo al vecchio e caro Nintendo 64, ossia la console su cui la serie è nata nell’ormai lontanissimo 1998. Molti dei minigiochi (ma non tutti) provengono infatti da lì, e oltre ai giochi anche tutti e cinque i tabelloni presenti derivano dai primi capitoli della serie: Mario Party, Mario Party 2 e Mario Party 3.
Ovviamente tutti i tabelloni sono in versione remake, con una veste grafica completamente nuova e con vari ritocchi, aggiustamenti e aggiunte lungo il percorso. Si tratta, di fatto, solo di un’ispirazione che strizza l’occhio ai giocatori con qualche anno in più sulle spalle (come il sottoscritto, del resto), ma risultano estremamente piacevoli ed apprezzabili anche per chi si avvicina per la prima volta alla serie.
Il gioco, a differenza di Super Mario Party che basava gran parte del suo gameplay sui sensori di movimento presenti all’interno dei joy-con, stavolta punta su modalità di gioco più tradizionali e quindi godibili con qualsiasi controller. La scelta è dovuta in gran parte alla presenza ora sul mercato anche della versione Lite di Nintendo Switch, a cui è ovviamente necessario garantire la piena compatibilità del prodotto.
Sulla tipologia di gioco c’è poco da dire: come sempre si tratta come sempre di un gioco da tavolo con protagonisti i personaggi dell’universo Nintendo. L’obiettivo è ottenere più Superstelle degli avversari vincendole a fine partita, comprandole durante il tragitto o rubandole attraverso i Boo. Il titolo conta oltre 100 minigiochi da affrontare, provenienti oltre che dai titoli per Nintendo 64 anche da quelli Gamecube. Un numero davvero enorme, nonostante alcuni (come quelli sportivi) risultino decisamente più riusciti di altri, spesso troppo elementari.
I tabelloni sono solo cinque, tutti estremamente divertenti e riusciti ma forse sul numero Nintendo poteva fare decisamente di più.
Più siamo e meglio è
Super Mario Party si conferma, come da tradizione, come un titolo estremamente divertente se giocato con gli amici e, di contro, piuttosto piatto e monotono se giocato da soli. Del resto è praticamente impensabile che quello che è a tutti gli effetti un gioco da tavolo, e quindi l’emblema del divertimento in compagnia, possa essere in qualche modo altrettanto divertente giocato in solitaria.
Per carità, nulla vi vieta di farlo, relegando il controllo dei vostri avversari alla CPU, ma tale modalità può avere senso forse principalmente come allenamento per prepararsi poi per affrontare al meglio avversari reali. Anche perchè, in assenza di amici, è comunque possibile giocare in multiplayer online, e anche le monete raccolte nella partita gestita da un altro utente diventano comunque spendibili nel proprio file di salvataggio.
Tecnicamente parlando Mario Party Superstars si attesta sugli standard di Nintendo Switch che ormai ben conosciamo. Il gioco è estremamente piacevole a vedersi, colorato e “tondeggiante” come non mai, ma ovviamente non è il lato grafico a rubare l’occhio in un titolo del genere. Buono infine il comparto sonoro, che offre riarrangiamenti di melodie del passato sempre gradevoli all’ascolto nel corso delle partite.
Il meglio dal passato
Con Mario Party Superstars Nintendo cala sul tavolo il jolly della nostalgia con un titolo che ripropone i 5 tabelloni più interessanti dei primi tre capitoli della saga, arrivati a fine anni 90 su Nintendo 64 (ovviamente completamente rivisti) e 100 mini giochi che pescano anche dai capitoli successivi per Gamecube. Il risultato è una sorta di best of imperdibile per tutti i fan della serie, ma anche per chi si avvicina per la prima volta al party game per eccellenza di casa Nintendo, e che può così godersi delle migliori perle del passato. Rimangono, ovviamente, tutti i limiti del genere, che riesce a dare il meglio di se nelle partite in multiplayer (sia online che, ancora meglio, dal vivo) ma è non certo adatto agli amanti del single player.
Messo in lista… c’è davvero troppo da giocare su Switch 😀