Tra pochi giorni arriverà Nintendo Switch 2. Una nuova console. Un nuovo inizio. Eppure, per milioni di giocatori in tutto il mondo, l’uscita di una nuova console Nintendo non è mai solo questo. È molto di più.
È un momento che segna un’epoca.
È una porta che si apre sul futuro, ma che ci riporta anche, con dolcezza e un filo di nostalgia, indietro nel tempo.
È una scossa emotiva che risveglia quel bambino che ancora vive in noi, quello che, magari su un vecchio televisore a tubo catodico, muoveva i primi passi nei mondi digitali con un NES o con uno SNES.
Nintendo: un nome, una casa
C’è qualcosa in Nintendo che va oltre la potenza hardware, le specifiche tecniche o le strategie di marketing. Nintendo è casa. È famiglia. È ricordo. Per chi ha cominciato a videogiocare negli anni ’80 o ’90, è impossibile dimenticare il primo impatto con Super Mario Bros., il senso di meraviglia di fronte a The Legend of Zelda, o l’incredibile magia portatile del Game Boy. Nintendo non ha solo costruito console: ha creato mondi, inventato linguaggi, formato identità.
Ogni console Nintendo è sempre stata qualcosa di più di un semplice dispositivo: è un manifesto. Una dichiarazione d’intenti. Uno spazio dove il gameplay conta più del fotorealismo, dove l’immaginazione ha ancora il diritto di dettare le regole, e dove la creatività viene prima di tutto.
Il Maestro: Shigeru Miyamoto
Quando parliamo di Nintendo, non possiamo non parlare del Maestro: Shigeru Miyamoto. L’uomo che ha dato vita a Super Mario, The Legend of Zelda, Donkey Kong e così tanti altri universi che ci portiamo dentro fin da bambini. Miyamoto non è solo un game designer: è un architetto dell’immaginazione, un creatore che ha saputo mescolare semplicità e meraviglia, innovazione e accessibilità. Ogni nuova console Nintendo porta con sé, in qualche modo, un’eco del suo spirito creativo. Anche se oggi non guida più direttamente ogni progetto, la sua visione del videogioco come forma di gioia pura resta il faro che illumina ogni passo della casa di Kyoto. E in fondo, ogni volta che accendiamo una nuova console Nintendo, è come tornare a giocare con lui.
Non potenza, ma divertimento
Con Nintendo Switch, la casa di Kyoto è riuscita ancora una volta a sorprendere tutti. Un’idea semplice e rivoluzionaria: una console ibrida, da usare in salotto o in viaggio, da soli o insieme, con titoli come Breath of the Wild e Super Mario Odyssey capaci di lasciare il segno come pochi altri nella storia recente del gaming.
Nintendo, come sempre, ha fatto le cose a modo suo.
Mentre il mondo inseguiva la potenza bruta, Nintendo inseguiva il senso del gioco.
Switch 2: un futuro che sa di passato
Ora ci siamo. La nuova generazione Nintendo è dietro l’angolo, mancano pochissimi giorni, ormai ore. E come sempre, l’attesa è fatta di speranze, sogni, e un pizzico di magia.
Non sappiamo ancora tutto di Switch 2, ma sappiamo questo: sarà importante. Perché ogni volta che Nintendo entra in scena con una nuova console, il mondo videoludico si ferma. Ascolta. E riparte.
L’uscita di una nuova console Nintendo non è mai solo una notizia da blog o da social. È una scossa che attraversa il tempo, che unisce generazioni di giocatori. È quel momento in cui padri e figli possono sedersi insieme e parlare la stessa lingua, fatta di pixel, di avventure, di salti nel vuoto e di colpi di spada.
Ogni nuova console Nintendo è un abbraccio al passato e uno sguardo verso il futuro. È una promessa: continueremo a giocare, a sognare, a meravigliarci.
Perché, in fondo, Nintendo è questo.
È il ricordo della nostra infanzia.
È la magia di un presente condiviso.
Ed è la speranza che, anche domani, ci sarà ancora spazio per un mondo dove il gioco è una cosa importante, profonda, emozionante.
Proprio come noi.