Dirt Rally – Recensione

PC PS4 XBOX

PASSATO E FUTURO

Codemasters ritorna al passato. Con Dirt Rally lasciamo finalmente le atmosfere arcade che hanno segnato il passo negli ultimi titoli di genere, per tornare ad una simulazione di guida che fa ben sperare per il futuro di un brand dal grande passato. Questo nuovo capitolo della storia del rally videoludico si basa tutto sull’esperienza di guida; il nostro avversario è il tempo (fatta eccezione per la modalità Rally Cross) e la nostra arma è la bravura al volante. Le modalità di gioco offerte sono abbastanza sostanziose: ai rally già disponibili nella modalità early access (Grecia, Montecarlo e Galles con 12 tappe ciascuno), si aggiungono ora altre tre location: Germania, Finlandia e Svezia. Sono disponibili anche la mitica scalata di Pikes Peak International Hill Climb, in versione originale o asfaltata, e diversi tracciati di Rally Cross, per durissime sfide in parallelo. I programmatori hanno permesso anche una puntuale personalizzazione: infatti si può selezionare un rally singolo, scegliere il numero di tappe e qualsiasi settaggio disponibile per creare un’esperienza unica. Inoltre, non poteva mancare la modalità Carriera con punteggi, classifiche e crediti spendibili per rinforzare e migliorare il parco macchine e la squadra tecnica di supporto. Le vetture disponibili sono 39 e vanno dagli storici veicoli degli anni 60 fino ai bolidi più recenti (possiamo correre al volante di macchine leggendarie come la Lancia Stratos, la Delta Integrale o la Subaru Impreza WRC). Tutte queste opzioni sono solo un pretesto: la sola cosa che conta è guidare!

PRIMA PC, ORA CONSOLE

Avevamo già parlato del gioco in versione PC, uscito mesi fa, ed ora abbiamo avuto la possibilità di provare anche la versione console.
Visto che su PlayStation 4 e Xbox One il gioco è rimasto fondamentalmente lo stesso (come contenuti) il terreno di battaglia stato fondamentalmente tecnico.
Da questo punto di vista, i ragazzi di Codemasters hanno svolto un lavoro davvero notevole, portanto su console la versione PC senza troppe perdite.
Inutile dire ovviamente che se possedete un PC di fascia alta (diciamo ad esempio con una scheda video Geforce 980) e potete giocare a dettagli alti od addirittura ultra, la versione PC rimane come sempre imbattibile, ma anche su console  il gioco gira davvero benissimo con un leggero vantaggio per la PlayStation 4 (dove il gioco gira stabile a 1080p, contro i 900p dinamici di Xbox One) riuscendo a rimanere sempre sui 60fps.

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Il Rally come lo abbiamo sempre desiderato

Il tempo delle corse arcade style è finito. Dopo un lungo letargo videoludico Codemasters si risveglia e consegna al mercato il suo simulatore di rally più puro. Dirt Rally è il risultato di un’attenta ricerca sui gusti dei giocatori di genere: nato come un progetto alternativo, quasi di nicchia, viene rilasciato in early access a fine aprile e costantemente migliorato fino alla release del 7 dicembre 2015. Il gioco si presenta subito difficile, impegnativo e spietato. Ma tutti, anche i meno esperti, sono in grado di migliorare e addentrarsi nel cuore di un gioco che dai fasti del passato torna come il migliore della sua categoria. Tecnicamente e graficamente il gioco è realizzato in maniera eccezionale: il motore grafico Ego Engine, avendo un computer adatto, ci regala ambientazioni dettagliatissime a 60 fps e la meccanica delle luci insieme alla realizzazione degli agenti atmosferici crea immersività come mai prima d’ora. Ma i ragazzi di Birmingham hanno pensato anche a chi non possiede un super computer, consentendo all’utente di settare moltissimi parametri per trovare la configurazione più adatta.

Dirt-Rally_06

Il realismo è il solco nel quale si incanala tutto il gioco: il sistema di guida riesce a trasmettere i pesi e i volumi delle vetture pilotate e il differente fondo stradale sul quale si corre (il force feedback è sicuramente l’elemento su cui i ragazzi della Codemasters hanno più lavorato). A rendere le competizioni ancora più “vere” è la gestione della squadra e della macchina durante la carriera: è necessario prendere decisioni importanti sia sui potenziamenti del mezzo, sia sulle riparazioni per proseguire nelle tappe (ogni danno ha bisogno di tempo per essere riparato e quindi dovremo fare molta attenzione a cosa servirà per potere vincere). Inoltre la nostra squadra di meccanici può essere migliorata e accresciuta così da poter usufruire di riparazioni e tuning più performanti. Ma tutti questi “aiuti” servono solo se siamo in grado di guidare. Dirt Rally è difficile, anzi difficilissimo ed è proprio questo che lo rende bello. Ogni errore si paga e se all’inizio può sembrare frustrante, diventando più esperti il gioco e le vittorie saranno esaltanti. Derapate, sovrasterzi e sottosterzi sono gli ingredienti di questa ricetta classica che non stanca mai. Anche il comparto audio è all’altezza del progetto: aggiunge suoni, effetti e la concitata voce del copilota, ricreando l’atmosfera di questo classico gioco di corse. Difetti? Sì, ci sono, ma trascurabili: non possiamo scegliere le gomme (il gioco sceglie per noi le più adatte) e la realizzazione tecnico grafica dei danni subiti può non essere delle migliori. Questo però conta poco rispetto all’offerta che propone Dirt Rally. La Codemasters confeziona un prodotto che vale il prezzo richiesto e che ci sentiamo assolutamente di consigliarvi.

PRO

  • Il Force Feedback è eccezionale
  • Ottimo comparto sonoro
  • Giustamente difficile

Contro

  • Danni e urti sono ancora poco credibili
8.5

Molto buono

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Webmaster secoli fa di AniGames.it e PlayNow.it, ora fondatore di Videogiocare.it. Appassionato di tecnologia in generale e videogiochi in particolare, inizia il suo cammino con una introvabile Irradio TVG 888, per poi innamorarsi completamente del Commodore 64. Il resto è storia.

1 Commento

  1. Non amo i giochi di guida, ma sembra interessante…

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