Death’s Door – Recensione

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Ormai lo sappiamo bene: da piccoli studi indipendenti a volte escono titoli sorprendenti. I budget limitati, rispetto a produzioni maggiori, costringono infatti spesso gli sviluppatori a lavorare piĆ¹ sulle idee piuttosto che puntare su un comparto tecnico sorprendente. Del resto gli esempi in passato non mancano, basti pensare a titoli come Hollow Knight, Inside, oppure Titan Souls, sviluppato dallo studio indipendente britannico Acid Nerve e pubblicato poi da Devolver Digital.

Ed ĆØ proprio da quest’ultima stessa “accoppiata” che nasce Death’s Door, un titolo che in tanti attendevano proprio in virtĆ¹ degli ottimi risultati raggiunti dalla piccola software house inglese. Un gioco che ad onor del vero era giĆ  disponibile su Xbox e Windows PC, ma che ora completa l’opera arrivando finalmente anche su console PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch.

Con l’occasione abbiamo ricevuto un codice review per PlayStation dagli sviluppatori, ed eccoci quindi pronti a dirvi la nostra su questo nuovo, sorprendente titolo.

Cacciatori di anime

Death’s Door ci mette negli insoliti panni di un corvo cacciatore di anime, alla ricerca di alcune creature che, contro ogni legge, sono sfuggite alla morte. A noi e alla nostra spada ovviamente spetta il compito di riscuotere le anime ingiustamente sottratte, all’interno di un titolo action di stampo isometrico con alcune venature da gioco di ruolo. Il realtĆ  il lato ruolistico del gioco ĆØ appena accennato: potremo, ĆØ vero, migliorare le statistiche del nostro personaggio spendendo le anime raccolte, ma a parte questo non ci sono complessitĆ  da GDR degne di nota.

In ogni caso cercare di migliorare le nostre abilitĆ  ed i nostri poteri si rivelerĆ  una scelta decisamente azzeccata, visto che Death’s Door ĆØ un titolo che propone un livello di sfida a tratti piuttosto elevato, seppur mai frustrante. SarĆ  quindi estremamente frequente morire e riprovare, specie per imparare le routine di combattimento dei boss piĆ¹ forti i impegnativi, ma con la morte non perderemo mai le anime che avremo nel frattempo faticosamente raccolto.

Questo ci permetterĆ  quindi di accogliere la sconfitta del nostro piccolo corvo con maggiore serenitĆ  rispetto ai tanti souls-likeĀ che ormai affollano il mondo videoludico, visto che di fatto conserveremo tutto ciĆ² che abbiamo raccolto nel frattempo, e le crisi di nervi che a volte accompagnano titoli del genere sono stavolta scongiurate.

Dove mi trovo?

Death’s DoorĀ ĆØ di fatto un’avventura che fa del combattimento e dell’esplorazione le sue caratteristiche principali, ma ĆØ proprio su questo secondo punto che il titolo firmato Acid Nerve scivola un po’. Stranamente infatti il team di sviluppo ha deciso di non inserire una mappa di gioco, e a nostro avviso questa scelta si ĆØ rivelata piuttosto discutibile, visto che a lungo andare tale mancanza si fa sentire molto nel corso del gioco,

E’ vero che il gioco non ĆØ un metroidvania in cui la mappa ĆØ un elemento imprescindibile per poter proseguire, ma ĆØ pur vero che Death’s Door ĆØ un gioco in cui ĆØ facile perdersi e non capire bene dove bisogna andare. Tutto questo, inoltre, non vi consente di prendervi pause troppo lunghe dal gioco, e men che mai giorni interi.

Qualora infatti non vogliate o non potiate giocare per alcuni giorni, una volta riavviato il gioco vi troverete decisamente smarriti, e ci vorranno alcune ore di tedioso girovagare per il mondo di gioco per poter imparare nuovamente i percorsi e capire dove dirigervi.

Un vero peccato perchĆØ, escluso questo difetto, Death’s Door ĆØ un titolo che alla fine della nostra prova, durata circa 9 ore per arrivare ai titoli di coda, si ĆØ rivelata comunque divertente e appagante, e a tratti anche sorprendente, complice un lato artistico quanto mai ispirato.

Merita infatti una menzione speciale il lato tecnico del gioco, davvero riuscito: graficamente il gioco ĆØ uno spettacolo, specie sulla PlayStation 5 dove il gioco garantisce uno splendido gameplay in 4K a 60fps stabili, ma ĆØ riuscito a sorprenderci anche il comparto audio,Ā minimalistico e sognante come richiede un titolo del genere, ma pronto a crescere di ritmo e intensitĆ  nei momenti piĆ¹ concitati.

Un piccolo, grande gioco

Death’s DoorĀ ĆØ la perfetta dimostrazione del perchĆ© spesso alcuni titoli indipendenti risultino piĆ¹ riusciti, divertenti ed ispirati di tante produzioni piĆ¹ blasonate. Il titolo firmato Acid Nerve e distribuito da Devolver Digital si ĆØ rivelato un titolo sorprendente, in grado divertire e al tempo stesso proporre un livello di sfida elevato e appagante, ma mai frustrante. Peccato per la scelta, decisamente discutibile, di non inserire una mappa a disposizione del giocatore, fattore che rende Death’s DoorĀ ogni tanto un po’ dispersivo e, soprattutto, impedisce di prendersi delle pause troppo lunghe dal gioco, pena il non ricordarsi quasi piĆ¹ nulla su dove andare e come arrivarci. Grazie perĆ² ad un sistema di combattimento divertente, veloce ed appagante, e ad un lato artistico quanto mai ispirato,Ā Death’s DoorĀ si ĆØ rivelato un piccolo gioiello, che ci sentiamo di consigliare a tutti, specie visto il prezzo contenuto a cui viene proposto.

PRO

  • Divertente, rapido e appagante
  • Livello di sfida elevato ma mai frustrante
  • Artisticamente splendido
  • Colonna sonora da sogno

Contro

  • La manca della mappa pesa davvero tanto
  • Prendersi una lunga pausa dal gioco ĆØ un rischio
8.5

Molto buono

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Webmaster secoli fa di AniGames.it e PlayNow.it, ora fondatore di Videogiocare.it. Appassionato di tecnologia in generale e videogiochi in particolare, inizia il suo cammino con una introvabile Irradio TVG 888, per poi innamorarsi completamente del Commodore 64. Il resto ĆØ storia.

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